La disponibilità di Melchiorre a candidarsi a sindaco potrebbe essere giunta fuori tempo massimo
Giorgia Meloni potrebbe aver già optato per indicare il candidato a Lecce, lasciando Bari la Lega
Nel centrodestra barese la disponibilità del senatore Filippo Melchiorre di Fdi a candidarsi a sindaco alle amministrative del prossimo anno potrebbe essere giunta fuori tempo massimo, poiché la leader del partito nonché premier, Giorgia Meloni, potrebbe aver rinunciato a rivendicare l’indicazione del candidato sindaco a Bari con gli alleati del centrodestra già agli inizi di agosto, dopo il “no” irremovibile alla candidatura, protrattosi fino a qualche settimana fa, del senatore barese del suo partito. Infatti, la premier Meloni durante la pausa agostana in un resort di Ceglie Messapica ha incontrato prima i vertici pugliesi di Fdi, per fare il punto circa le candidature da mettere in campo nella nostra regione per le europee del 2024 e per scegliere, inoltre, anche il nome del candidato sindaco di Fdi da indicare a Forza Italia e Lega per Bari, e subito dopo si è vista anche con il leader del Carroccio, Matteo Salvini, al quale potrebbe aver comunicato le intenzioni di Fdi circa le scelte per le candidature a sindaco alle prossime amministrative di Foggia, Bari e Lecce. Difatti, essendo Fdi il maggior partito del centrodestra anche in Puglia, la prima parola circa il nome del candidato sindaco della coalizione per il capoluogo regionale sarebbe spettata al partito della premier Meloni. Però, in mancanza di indicazioni da parte di quest’ultima la palla potrebbe essere passata nelle mani delle altre due principali sigle che compongono la coalizione, ovvero Fi e Lega. Ma sta di fatto che Fi, non avendo alcun nome locale da sponsorizzare per la candidatura a sindaco (il vice ministro Francesco Paolo Sisto – come è noto – si era dichiarato, al pari di Melchiorre, non propenso a lasciare Palazzo Madama), già da tempo aveva manifestato il proprio disinteresse ad indicare un proprio candidato per la poltrona di Primo cittadino nel capoluogo pugliese, perciò l’alternativa possibile sarebbe quella di un nome della coalizione di centrodestra in quota Lega. Infatti, la decisione di affidare a Salvini l’indicazione del candidato sindaco a Bari, la premier Meloni potrebbe averla già comunicata al leader della Lega lo scorso mese di agosto, quando lo ha incontrato in Puglia. Una decisione subordinata probabilmente alla rinuncia della Lega a rivendicare la candidatura a sindaco di Lecce in favore di un esponente di Fdi. Candidatura, per altro, già avanzata – secondo indiscrezioni – dai vertici pugliesi del Carroccio per un ex europarlamentare salentino, Ugo Lisi, e sponsorizzata dal responsabile regionale della Lega, il senatore Roberto Marti, anch’egli salentino. Quindi, se i fatti stessero così effettivamente, la leader di Fdi potrebbe aver chiesto a Salvini già dallo scorso mese di agosto di riservare al suo partito la scelta del candidato sindaco di Lecce, in cambio di un nome leghista a Bari. Uno scambio di caselle che, tra l’altro, sicuramente farebbe piacere al ministro pugliese di Fdi, Raffaele Fitto, poiché in tal caso non sarebbe da escludere che la scelta ricadrebbe tra uno dei nomi di Fdi a lui vicino. Invece, a Bari tra i nomi che Salvini potrebbe spendersi per la partita a sindaco, con possibilità anche di successo per la coalizione di centrodestra, figurano sicuramente il neo deputato Davide Bellomo ed il consigliere regionale Fabio Romito. Quest’ultimo in particolare, come si ricorderà, già per le amministrative del 2019 era stato in pool position per la candidatura del centrodestra a sindaco, partecipando alle primarie contro Pasquale Di Rella e Melchiorre, nelle quali risultò addirittura secondo davanti allo stesso Melchiorre. Ora, però, nell’eventuale corsa tutta interna al partito barese di Salvini, Romito potrebbe cedere il passo a Bellomo per la candidatura a sindaco, poiché lo scorso anno l’elezione a Montecitorio di Bellomo nel collegio barese del maggioritario ha consentito a Romito di subentrare in Consiglio regionale al seggio conquistato nel 2020 da Bellomo per la Lega, nella circoscrizione barese. Ancora più complicato il quadro nel centrosinistra per la scelta del nome da presentare nel 2024 per l “dopo Decaro”. Infatti, il “duello” più importante dovrebbe giocarsi tra il Pd di Elly Schlein, che a Bari vorrebbe mantenere un proprio esponente per la candidatura a sindaco della coalizione, e le liste civiche vicine al governatore pugliese, Michele Emiliano. Nel Pd barese i pretendenti all’eventuale successione a Decaro restano – come è noto – il deputato Marco Lacarra e gli assessori Paola Romano e Pietro Petruzzelli. Sul fonte civico, invece, i nomi non sono stati ancora resi noti. Però, secondo indiscrezioni, per la candidatura a sindaco potrebbe trattarsi di un unico nome da mettere in campo, in caso di accordo, e potrebbe essere una figura molto vicina al governatore pugliese, ossia il presidente di “Aeroporti di Puglia”, l’imprenditore alberghiero Antonio Vasile. Di certo, però, nel centrosinistra la scelta finale potrebbe giungere solo dopo l’ufficializzazione del candidato sindaco di centrodestra. E non è difficile capire i motivi.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 13 Settembre 2023