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La Fiera affoga nei debiti? Ma all’Imex di Francoforte ci vanno lo stesso

Non c’è crisi che tenga alla Fiera del Levante di Bari dove, nonostante il peso d’un ‘management’ appena finito nell’occhio del ciclone a causa d’un bilancio a rosso fisso con tanti zeri da far tremare i polsi, nessuno ha voluto rinunciare anche quest’anno alla trasferta spesata per l’IMEX di Francoforte. Dunque, come si legge sul sito ufficiale della Fiera, per la seconda volta sarà presente a Imex, “…uno dei più significativi appuntamenti europei dedicati al turismo d’affari internazionale, la Fiera del Levante di Bari  propone le sue apprezzate strutture congressuali e si è candidata a destinazione ideale dell’Italia meridionale per la mice industry del mercato europeo di maggior rilievo economico, quello tedesco in particolare”. E così negli uffici amministrativi si continua a pensare in grande, permettendo tappa fissa anche questo burrascoso 2013 per quattro responsabili ‘marketing’ e convegni dell’ente –tra loro perfino un’interprete- catapultati verso la germanica fiera Internazionale specializzata in viaggi, incontri ed eventi. Seppure se a <…costi dimezzati>, come c’ha tenuto a mettere le mani avanti, qualche giorno fa, l’ex presidente Gianfranco Viesti durante l’ultimo consiglio d’amministrazione in cui si discuteva più di gestione, debiti e pendenze milionarie con imprese e imprenditori, piuttosto che viaggi e trasferte all’Estero. E invece già dall’altro ieri i quattro rappresentanti del ‘made in Bari’, tra i quali anche una neodipendente con contratto a tempo determinato – probabilmente per fare esperienza – si sono mischiati tra gli oltre tremila espositori rappresentanti di ben centocinquanta paesi che, a Francoforte, presenteranno le “proprie soluzioni per l’organizzazione di eventi aziendali memorabili”. Chissà come si troveranno i rappresentanti della Campionaria barese in mezzo ai luccicanti uffici turistici nazionali e regionali, ma anche agli stand di alberghi, centri fieristici, compagnie di crociera e compagnie aeree. E chissà se, fino a domani, anche quest’anno verranno organizzati ‘…seminari di formazione rivolti agli operatori del settore che avranno la possibilità di conoscere tutte le novità, oltre a incontrare esperti in grado di rispondere al meglio alle proprie necessità proponendo soluzioni mirate per la propria azienda”. Sarà piuttosto interessante sapere, alla fine, quante di queste altisonanti aziende nazionali e internazionali si vedranno poi, a settembre prossimo, dalle nostre parti alzare i propri stand all’interno di molto una più modesta Campionaria che, i più paragonano a fiera di provincia. E chissà se, dopo l’altra irrinunciabile trasferta risalente a fine 2012, quella volta a Barcellona, costata alla nostra Fiera un’altra bella cifretta -sui 20 mila euro, dicono i bene informati… e riservata anch’essa a manager d’un ente già immerso in una crisi che pare senza ritorno, non sarebbe stato più onesto e saggio tagliare quest’ultima di Francorforte. E invece Viesti ha preferito, come detto, limitare i danni annunciando che l’Ente barese avrebbe dimezzato l’impegno di spesa (e chissà allora quanto si poteva risparmiare, in passato, se questa volta le spese si sono potute addirittura dimezzare!), una goccia nel mare di debiti accumulati finora dall’ente. Soprattutto dinanzi alla necessità di ben altri provvedimenti e che adesso, invece, è diventato un peso enorme sulle spalle di Comune e Provincia di Bari, Camera di Commercio e Regione Puglia, soci decisi a non mettere più sul piatto finanziamenti a cuor leggero. “In questi ultimi anni sono stati collezionati solo risultati negativi, che hanno condotto alla rovina della Fiera del Levante. Il deficit economico è stato incrementale e non ha accennato ad arrestarsi né a ridursi. A questo punto, il presidente Vendola dovrebbe fermarsi un attimo a Bari e confrontarsi con le varie parti interessate, al fine di trovare una giusta soluzione al problema”, ha detto senza peli sulla lingua l’ex assessore regionale Nino Marmo. Ed anche se non sarà certamente la spesa a favore di quattro dipendenti a Francorforte a mandare in rovina la Fiera del Levante di Bari, sarà curioso capire quali benefici trarrà, alla fine, un ente a capitale pubblico che in questo momento ha bisogno di tutto, eccetto che viaggi di rappresentanza o aggiornamento all’Estero del personale…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 22 Maggio 2013

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