Cronaca

“La Fondazione non va lasciata sola”, ma il Comune ha già dato

 

Servono altri fondi per non far cadere la Fondazione e Teatri di Bari come un castello di carta. Per molti la Fondazione Petruzzelli e il suo Teatro sono “elemento identitario” non solo della città di Bari, ma dell’intera comunità pugliese e questo è vero, ma quando la finiranno i politici di spremere l’Erario Pubblico per foraggiare nomine e consulenze con la scusa della cultura? In realtà, però, proprio in questi giorni migliaia di studenti di tutta la Puglia hanno partecipato agli spettacoli loro dedicati: dai dati forniti la Turandot si è rivelata un ennesimo successo di pubblico, con più di 14mila spettatori paganti. E il segretario regionale del Pd e consigliere regionale, Marco Lacarra, ne approfitta per fare il punto sulla situazione della Fondazione Petruzzelli, che “…va supportata con ogni iniziativa utile. Come quella effettuata dall’onorevole barese Alberto Losacco, PD, il quale ha presentato in commissione Bilancio un emendamento alla Legge di Bilancio 2017 in cui si prevede che gli eventuali esuberi di personale previsti al 31.12.2016 possano essere riassorbiti in ALES SpA, società di proprietà del Ministero dei Beni e Attività Culturali che si occupa principalmente di gestione di spazi museali e loro organizzazione”. Con Lacarra dovrebbe essere il Partito Democratico a sostenere questa iniziativa, e sarà sua cura portare il problema all’attenzione del presidente Michele Emiliano e della maggioranza di governo. “E’ opportuno che anche la Regione Puglia si faccia carico delle problematiche suddette prevedendo nelle poste di bilancio regionale 2017 un aumento del contributo ordinario, oggi di 2,5 milioni di euro, alla Fondazione Petruzzelli, che non può essere lasciata sola in questo particolare momento di difficoltà. È necessario il contributo di tutti per superarlo”. Per questo l’avvocato Lacarra ha chiesto a tutta la delegazione parlamentare pugliese del PD di sostenere presso il governo le ragioni dell’emendamento presentato da Alberto Losacco, così come non meno importante sarà l’azione che potrà svolgere Antonio Decaro, neo Presidente nazionale ANCI, visto che anche altre tre Fondazioni lirico sinfoniche hanno lo stesso problema di esuberi  (Firenze, Verona e Bologna). La Fondazione Petruzzelli non può e non deve essere lasciata sola.  Eppure appare abbastanza caotica la situazione all’interno della fondazione barese e molti non hanno dimenticato contraddizioni e contraddittorietà sulla sua gestione. Per molti anni tra commissariamenti con annessi e connessi, l’ex primo cittadino Michele Emiliano –in qualità di presidente – ha avuto carta bianca sulla Fondazione del Petruzzelli, demandando la gestione a Vaccari. E nel momento in cui tutto questo non è potuto più accadere, nel momento in cui un ministro tecnico ha nominato dei componenti del consiglio di amministrazione, il primo cittadino si è visto in pericolo. Ha posto subito un out-out al consiglio d’amministrazione, senza offrire la possibilità di un confronto, innalzando una barriera. Quindi durante il suo secondo mandato a capo del governo cittadino, passò a sostenere il commissariamento del Petruzzelli, arrivando ad affermare di averlo sempre voluto fortemente, quando invece il commissariamento nasceva per volontà del ministro Lorenzo Ornaghi. Il quale, come ricordano ancora in molti a Bari, aveva avviato autonomamente le procedure del commissariamento. E ora, per colpa delle gravi inadempienze nella gestione del Teatro, della scarsa trasparenza nella gestione del denaro pubblico, i politici tornano a reclamare interventi di governo, per salvare il Petruzzelli. Come non ricordare le parole pronunciate dal Sindaco Emiliano, in occasione della visita di Rutelli alcuni anni fa, allora Ministro dei beni culturali: ‘Fino a quando sarò Sindaco e Presidente della Fondazione, mai nessuno potrà permettersi di lottizzare politicamente gli incarichi della Fondazione”. Larga parte del bilancio del Comune di Bari è stato intaccato per andare a sanare il bilancio del Petruzzelli, senza contare i due palazzi che il Comune di Bari ha ceduto con delibere di consiglio alla Fondazione.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 19 Novembre 2016

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