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“La gara di Parma per riscattarci immediatamente”

“Bari, rialza la cresta” una frase cruciale della conferenza di mister Michele Mignani al termine della gara contro l’Ascoli che ha segnato la prima sconfitta ma anche la perdita della vetta, lasciata alla Ternana lanciatissima di Lucarelli, scendendo in quarta posizione dietro a Reggina e Frosinone che stanno messe meglio soltanto in virtù della migliore differenza reti. Ma il campionato lunghissimo, non c’è l’obiettivo di vincerlo e né tanto meno di conquista la promozione, ma quello di fare bene, entusiasmare e prendersi una salvezza quanto prima in una serie molto equilibrata come non mai ed allo stesso tempo complessa, dove si può vincere con tutti ma anche cadere con l’ultima della classe. L’Ascoli che ha battuto il Bari non vinceva da cinque giornate, il suo tecnico in caso di sconfitta pesante sarebbe stato a rischio esonero ed invece al San Nicola hanno fatto una prestazione sornione, rintuzzato gli attacchi del Bari non in linea con le altre gare, e nella ripresa hanno ammazzato la gara, trovando addirittura tre reti su ripartenze ed ingenuità difensive, favoriti da rimpalli, togliendo spazi ai biancorossi e spezzettando il gioco continuamente con l’avallo di un arbitro, Rutella che ha permesso troppo ed avrebbe dovuto cacciare qualche loro giocatore molto prima, ed invece l’unico espulso è stato Gondo e per giunta dalla panchina ininfluente. Ma “questa è la serie B” avrebbe dichiarato con grande consapevolezza il capitano Valerio Di Cesare, anche lui che ha sofferto la veemenza ed astuzia del bomber Dionisi, a suo dire anche scorretto per alcuni atteggiamenti nel corso della partita. ma fa parte dei giochi e bisogna essere più scaltri nel rimanere lucidi anche quando non ci sono spazi e portare a casa il punto che avrebbe consenti al Bari di restare in vetta appaiata con una Ternana che oramai gioca a memoria e sembra non volerne sapere della parola sconfitta, anche se è caduta già due volte. Tuttavia in casa Bari la voglia di rialzarsi è tanta e mercoledì ci sarà il Parma allo stadio “Ennio Tardini” per i sedicesimi di Coppa Italia.  Cheddira, capocannoniere della Coppa Italia, premiato anche ad inizio partita dalla Lega di Serie B come miglior giocatore del mese e messosi in posa con il suo presidente, anche se è probabile che insieme ad Antenucci possano osservare un turno di riposo e tornare utili a gara in corsa. Chi avrà la meglio, se la vedrà con l’Inter a San Siro, detentrice della Coppa Italia della scorsa edizione in un ottavo di finale che è già immaginabile in quanti baresi ci andrebbero. Da Frattali che potrebbe far rifiatare Caprile, a Dorvale che rileverebbe Pucino ed a centrocampo essendo infortunato Maiello, potrebbe esserci spazio per Mallamo. Sulla trequarti potrebbe tornare Botta dal primo minuto preferito a Bellomo, piuttosto che Cangiano o Galano, quest’ultimo ai margini e non convocato insieme a Gigliotti da diverso tempo. In attacco, potrebbe esserci la coppia che ha già fatto un gol in occasione di Bari-Brescia, Scheidler con uno tra Salcedo o Ceter. Ieri, intanto, ai microfoni di RadioBari, ha parlato Francesco Vicari: “Abbiamo fatto più di un errore. Sono successe una serie di cose: loro erano chiusi, era difficile trovare spazio e abbiamo fatto fatica rispetto alle altre gare. Troveremo spesso queste partite e dobbiamo cercare la soluzione anche in partite così. Cosa è emerso nello spogliatoio? Molto rammarico per quello che è successo, ma dobbiamo essere consapevoli che il campionato è lungo. Fino ad oggi abbiamo fatto un percorso importante, e continua ad esserlo anche ora”. Il difensore ha poi concluso la sua disamina.Puoi perdere e vincere con chiunque, non ci sono punti di riferimento. Pubblico del San Nicola? In Italia non siamo abituati a contesti così, è un’emozione unica. La Coppa Italia? C’è la possibilità di andare a giocare a Milano contro l’Inter, è uno stimolo grandissimo”. Infine Mignani, al termine della partita persa contro l’Ascoli ha fatto una lunga disamina, concludendo con caricare la squadra in vista del turno ravvicinato: “Loro ci hanno tolto spazi e profondità, noi non siamo stati bravi. Non abbiamo avuto ritmo, un po’ per colpa nostra un po’ perché la sfida è stata spezzettata. Dovevamo essere più svegli nell’occasione del gol, la partita si è messa in salita e noi ci siamo fatti prendere un po’ dall’ansia. Dai ragazzi percepivo la volontà di dare soddisfazioni alla gente, quando non riesci a fare quello che vuoi puoi innervosirti, ma questo non deve accadere. Ceter? La sua prova è difficile da valutare in una gara con pochi spazi. Siamo contenti di dover giocare mercoledì, lavoreremo sulla testa e condizione e per rialzare immediatamente la testa, con la convinzi0one di poter passare il turno di Coppa”. Prima la Coppa Italia e poi si penserà a Frosinone, sabato appaiato con gli stessi punti in classifica. Questo pomeriggio presso la Sala Consiliare di Bari sarà presentato il libro autobiografico: “Io, Dige mi racconto così…” scritto da Rino Lorusso assieme all’ex capitano biancorosso Antonio Di Gennaro, un incontro moderato dal giornalista Enzo Tamborra, al quale parteciperanno il diesse Ciro Polito, il presidente Luigi De Laurentiis ed anche il Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Corrado Petrocelli, da sempre tifosissimo biancorosso. (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 


Pubblicato il 18 Ottobre 2022

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