Cronaca

“La gente ha meno potere di acquisto, spende poco”

La crisi economica, forse più di quella sanitaria, affligge il tessuto sociale del Paese e del Sud in particolare. Ne abbiamo parlato, in questa intervista che ci ha concesso, con un grande imprenditore della Puglia, Cavaliere del Lavoro l’amministratore delegato del colosso della pasta Divella, Vincenzo Divella. Non ha bisogno di presentazioni.

Cavalier Divella, i dati pubblicati due giorni fa dalla Cgil mostrano una Puglia in affanno. Condivide?

“Ho la sensazione, forse più di una sensazione, che tutto il Sud vive un cattivo momento e naturalmente la nostra regione. Una prova indiretta esiste”.

Quale?

“Sono aumentate nei supermercati e lo vedo dai fatturati, richieste di beni alimentari poveri: farina, pasta e pelati. Anche biscotti di fascia media. Mentre sono in calo i prodotti di costo elevato. Questo significa che la gente ha meno potere di acquisto, spende poco. Lo fa certamente per le minori entrate, ma anche per l’ incertezza del momento e sappiamo quanti danni faccia in economia l’ incertezza. In Italia i risparmi bancari sono cresciuti e non diminuiti. Vuole dire che il denaro esiste, ma vi è paura ad investire. Appunto per la situazione incerta”.

Quali i settori maggiormente colpiti?

“Ovviamente quelli più esposti al rischio pandemico, turismo, ristorazione, terziario, alberghiero. Molto meno l’alimentare, pulizie e sanitari”.

Che fare?

“Nulla. Pregare e aspettare che passi il virus e ci si vaccini tutti, evitando che qualcuno faccia il furbetto scavalcando chi ne ha maggiormente bisogno. Errori di gioventù commessi anche qui vicino. E’ una crisi, questa, non legata a fenomeni strutturali, ma alla salute. Bisogna insomma, invocare la fine del contagio. Niente altro. Indubbiamente, a complicare le cose, ci si mette la politica, e trovo sconcertante che forze del due o tre per cento paralizzino il Paese”.

Bari in lotta per Capitale Italiana della Cultura 2022. Potrà essere utile questo titolo in caso di successo?

“Credo di sì, specialmente per il turismo. A Matera, sia pur a livello europeo, ha portato buoni risultati. Credo che favorirà il turismo, specie nazionale”.

Divella colosso mondiale. Dove esporta?

“La pasta italiana piace ed è di buona qualità. Noi andiamo in 120 paesi diversi. Incredibilmente l’ Italia, forse per la paura di ingrassare dei concittadini o di cambi dei costumi, vede il calo nel consumo di questo prodotto. Esportiamo molto in Giappone, leader del nostro mercato, poi nelle nazioni dell’est Europa, specie Lettonia e Polonia, e Sud Africa”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 15 Gennaio 2021

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