Cronaca

La gioia dei residenti di San Cataldo: “Via i bisonti della strada dalle nostre vie”

Era ora: dopo anni di battaglie e pressioni del comitato “Fronte del Porto”, l’annosa, pericolosa e devastante vicenda ambientale del traffico di migliaia di TIR al giorno sotto casa dei residenti di Via di Maratona e zona piscine comunali, in entrata e uscita dal porto, da ieri ha avuto fine. Da ieri mattina, infatti, i bisonti della strada transitano da via Caracciolo (mercati generali) per entrare ed uscire dal porto attraverso l’apertura del varco portuale, quello cioè prospiciente la stessa via Caracciolo così come da anni prospettato dal Comitato. Silvana Grilli e Matteo Magnisi del comitato sprizzano gioia da tutti i pori, avendo contribuito non poco a deviare un traffico veicolare che non aveva uguali in altre città italiane in quanto a tassi di smog e rumori. Ora il tutto è in attesa, come confermano gli stessi componenti del comitato, della realizzazione della strada camionale prevista dal vecchio piano regolatore. <<La decisione che consentirà da oggi ai residenti di aprire le finestre e di respirare dopo anni, è successiva alla interlocuzione che il nostro Comitato “Fronte del Porto” ha avuto con l’assessore regionale ai trasporti Gianni Giannini e col dirigente al traffico e viabilità urbana del Comune di Bari, l’ingegnere Claudio Laricchia, che ringraziamo vivamente>>, spiega Magnisi. Per il quale a questo punto sarebbe auspicabile che le altre questioni contenute nel documento/proposta del Comitato sulla colmata di Marisabella e sulle questioni sollevate in sede di percorso partecipativo dei cittadini al nuovo Pug (Piano Urbanistico Generale) di Bari di cui si chiede coerenza con la pianificazione portuale, siano tenute anche nella giusta considerazione. Per adesso, come detto, i residenti di Via Tommaso Fiore, Via di Maratona, San Cataldo, tirano un sospiro di sollievo, seppure aspettando una più ampia risposta dagli enti pubblici quando sarà elaborata una proposta reale e concreta nelle stanze dei bottoni. Per questo il Comitato, appunto, è ottimista e crede fermamente nella buona riuscita di una battaglia che ha visto impegnati non solo ambientalisti e comitati civici, ma anche tanti semplici cittadini interessati solo alla tutela del proprio habitat. Per questo, per evitare di trovarci nuovamente di fronte al fatto compiuto, con una soluzione di tracciato della “CAMIONALE” ancora una volta non adeguata, il Fronte del Porto, coordinamento tra diverse Associazioni, ha lavorato e vinto dopo aver lavorato di concerto assieme ai tecnici del Comune. Con loro, insomma, che hanno studiato il tracciato alternativo di quella benedetta Camionale. Magnisi e Grilli, dunque, non rinunciano a mantenere alta la guardia e perciò continuano a impegnarsi con gli altri membri del Comitato affinché l’amministrazione comunale di Centro sinistra e il Sindaco “…tengano fede agli impegni assunti durante la campagna elettorale”. Ora in agenda c’è il raddoppio della Colmata di Marisabella. La prima parte già realizzata di tale opera prevista dal Piano regolatore del Porto del 1974, ha prodotto grandi sconvolgimenti nel deflusso delle acque di falda verso il tratto di mare dell’Ansa di Marisabella, come testimoniano gli allagamenti di numerosi edifici nell’area. Per non parlare in un primo momento dell’incremento dell’inquinamento dell’aria e acustico conseguente agli incrementi di traffico previsti per il Porto.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 30 Giugno 2017

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