La guerra “cancella” i viaggi dei baresi
La guerra “cancella” anche i viaggi dei baresi verso mete dell’est di Europa e avremo una Pasqua sotto tono. Il motivo? La paura della guerra da un lato, l’incertezza economica e così mete tradizionalmente ambite a Pasqua come Praga, Budapest, o Riga segnano il passo. E, per quanto invece riguarda il turismo in entrata stessa situazione: bye bye turisti dell’est e soprattutto grosso danno con la mancanza dei russi. Lo ricaviamo da queste interviste realizzate con qualificati agenti di viaggio baresi. Partiamo da Maurizio Federighi, agente di vecchio pelo, titolare della nota Federiciano Travel: “La situazione diciamo la verità, è compromessa. Si ha un certo interesse per l’Egitto, Dubai e la Grecia. Il grande problema è non solo il conflitto, ma l’incertezza economica che regna sovrana. C’è meno liquidità in circolazione. Insomma, è una Pasqua ridimensionata da tutti i punti di vista. Noi come agenzie invochiamo un ristoro di 500 milioni di euro, forse il 2022 è peggiore del 2021. Le dico una novità. Come categoria chiediamo che il governo dia un credito di imposta a chi compra un viaggio da noi. In pratica chi acquista un pacchetto viaggio, superato un certo importo, dietro presentazione di fattura, può portarlo in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Questa idea sarebbe molto più efficace e più produttiva del voucher. In quanto ai russi non ne vedremo ed è un peccato, in quanto spendevano molto. Il polso della situazione porta a valutare che la gente, che in agenzia pur entra, pensa più a maggio e giugno che a Pasqua”. Parola a Gianni Favia, della quotata Cifali Viaggi di via Quintino Sella a Bari: ” La guerra ha portato la gente a cancellare mete dell’est e così sono saltate gite che solitamente a Pasqua tiravano per via dei voli diretti o per il loro fascino. Oggi sono crollate Budapest, Praga, Cracovia e Riga in Lettonia: zero. La situazione nelle mete a corto medio viaggio è bloccata, mentre rimangono alcune località quali Dubai e gli Stati Uniti, ma si tratta di mosche bianche. Insomma, la situazione è ferma, sia per il timore della guerra, che per l’incertezza della situazione economica, i clienti hanno paura di spendere. In quanto ai russi che non ci saranno, è un peccato: portavano molto denaro e organizzavano gite alla grande qui in Puglia”. Infine, Last Minute in via Piccinni: ” Anche noi segnaliamo un crollo per le gite nelle città dell’est europeo vicine al teatro del conflitto. Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca sono di fatto out, al pari delle capitali baltiche. La gente è impaurita e timorosa di spendere, anche se recentemente vi è stato un timido ritorno. Tra le mete di lungo viaggio segnaliamo qualche capitale europea, Cuba e Dubai”. Insomma, per i viaggi sarà una Pasqua sotto tono.
Bruno Volpe
Pubblicato il 30 Marzo 2022