Cultura e Spettacoli

La guerra dei commercianti contro il nuovo ipermercato: ecco il ricorso al Tar

Continua la battaglia delle associazioni e comitati rappresentativi dei commercianti baresi contro l’ultimo ipermercato che dovrebbe aprire a Santa Caterina, in una zona industriale tra le più ‘ipercommercializzate’ d’Europa. E dalla settimana scorsa c’è anche un ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo della Puglia contro gli atti e provvedimenti con cui il Comune di Bari e la Regione Puglia hanno rilasciato

l’autorizzazione finalizzata all’insediamento a Santa Caterina di questo nuovo ipermercato ‘no food’. Un ricorso notificato a politici e amministratori che e’ stato presentato dai componenti del comitato di commercianti e cittadini ‘Stop Centri

Commerciali a Bari’. Gli atti impugnati sono la delibera di giunta del 23 maggio

2014 di approvazione di variante al Pip Santa Caterina, una delibera dai contorni poco chiari anche perché quel giorno, in giunta, l’ex Sindaco Emiliano e gli altri assessori presenti approvarono una caterva di delibere in pochissimi minuti, a una media d’una quarantina di secondi ad atto. Un vero e proprio record che potrebbe anche finire sotto la lente di altri inquirenti, mentre dinanzi al Tar Puglia, per adesso, oltre alla delibera giunta n.350/2014 sul Piano di lottizzazione in variante per il comparto C, c’è finita anche la determina dirigenziale del 19 gennaio di quest’anno, con cui lo stesso  Comune di Bari ha rilasciato l’autorizzazione amministrativa finalizzata all’insediamento del nuovo ipermercato ‘no food’. Il presidente

del comitato, Donato Cippone, ha spiegato che “i provvedimenti impugnati aprono la strada a un nuovo centro commerciale in una zona, come quella di Santa Caterina, gia’ iper-concentrata. Cio’ reca grave pregiudizio ulteriore ai piccoli commercianti e alle botteghe operanti all’interno della citta’. Nella stessa valutazione d’impatto socio economico rinvenuta tra gli atti del Comune, si profila un volume d’affari di oltre 20 milioni di euro potenzialmente sottratto al tradizionale commercio cittadino. Peraltro, un nuovo ipermercato contribuira’ a desertificare la citta’, rendendola ancor piu’ preda di scippi, rapine a mano armata, furti ed estorsioni”. Il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale – ha spiegato ancora l’ex consigliere comunale Cippone – vuole anche accendere “i riflettori su quella delibera di variante al Pip Santa

Caterina, approvata il 23 maggio 2014, vigilia del rinnovo del Consiglio Comunale, in una seduta di giunta durata quaranta minuti, insieme ad altre cinquantuno delibere, alla supersonica velocita’ media di 46 secondi a delibera!”. Insomma, in nemmeno due minuti gli amministratori della seconda giunta Emiliano, in quella seduta del 23 maggio sono stati capaci di discutere e approvare un piano particolareggiato di una zona per insediamenti produttivi come Santa Caterina, per aprire la strada a un altro insediamento della grande distribuzione che proprio in questi giorni fa pagare ai lavoratori con altri licenziamenti e mobilità. Anche per questo tutti i piccoli commercianti e le associazioni di categoria baresi hanno deciso di far sentire forte la loro voce contro le “turbative della leale concorrenza”, come ha spiegato infine Donato Cippone. Il ricorso al Tra Puglia, già notificato e depositato nella cancellaria di piazza Massari, e’ stato preparato dagli avvocati Ascanio Amenduni e Fiorenzo Calcagnile e dovrebbe essere discusso a breve.

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 4 Aprile 2015

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