Cronaca

La guerra dei socio-sanitari: “Trattati come pezze, altro che eroi…”

Decisi a scendere nuovamente in piazza gli operatori socio-sanitari che, in piena pandemia, sono stati praticamente messi senza complimenti alla porta dai vertici dell’azienda sanitaria locale Barletta-Andria-Trani nonostante i sindacati autonomi abbiano da tempo dissotterrato l’ascia di guerra nella vertenza in atto. La Segreteria dell’Usppi/Puglia, infatti, ha posto da tempo all’attenzione quanto sta accadendo presso l’Asl/Bat: pare un racconto di fantascienza e invece è la triste realtà. In piena pandemia, per essere chiari, ben centosettanta operatori socio sanitari, considerati eroi quando mettevano a rischio la propria vita per il bene altrui nelle corsie degli ospedali, sempre per l’assistenza e sopravvivenza di altri esseri umani, sono stati “cacciati” per scadenza contrattuale, dopo due anni di lavoro e sacrifici. Così chi era al servizio dell’Asl dall’altro giorno – cioè dal 1° febbraio – s’è ritrovato disoccupato. Insomma, l’azienda sanitaria di Barletta/Andria/Trani, precisano dall’Unione Impiego Pubblico e Privato (Usppi) a differenza di altre aziende della regione, ha ritenuto opportuno per ragioni economico/giuridiche (vale a dire per evitare un prolungamento contrattuale che poi, ‘ope legis’ avrebbe costretto l’azienda a stabilizzare quegli stessi lavoratori) fare a meno di loro. E cioè rimandare a casa – denuncia il segretario Usppi Nicola Brescia – lavoratori che fino a pochi giorni fa erano in prima linea nei reparti Covid con la sola protezione dei Dpi, mettendo a rischio la vita propria e dei propri cari. E adesso che sono stati vaccinati e quindi teoricamente immunizzati, possono tranquillamente…starsene a casa. A dire il vero, quest’atteggiamento “ostruzionistico” dell’azienda di via Fornaci era stato già proposto a marzo dell’anno scorso, mentre altre aziende avevano prorogato i contratti fino al 31 gennaio 2021. Attenzione: tutto ciò accade in una regione tra le cinque in ‘zona arancione’ e quindi col numero tra i più alti di contagiati d’Italia. Allora, che succederà adesso in una vertenza che sembra a un punto morto? Rabbia e frustrazione sono i sentimenti più diffusi tra gli oramai ‘ex’ operatori socio-sanitari dell’Asl/Bat che, <<…invece dei riconoscimenti, ricevono un benservito senza onore>>, tuona Brescia. Il quale, dopo aver chiesto la rimozione del direttore generale Delle Donne, ha proclamato un’altra manifestazione per martedì prossimo dinanzi alla sede della giunta pugliese, allorquando una delegazione di quei lavoratori precari spiegherà direttamente a Michele Emiliano la situazione. E magari l’assunzione di persone che fino al giorno prima prestavano servizio come “pizzaiolo o meccanico”, con una “forte caduta assistenziale nei confronti dei pazienti”, denunciano ancora i sindacati autonomi.

Francesco De Martino


Pubblicato il 3 Febbraio 2021

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