Cronaca

La maggioranza si defila sull’interporto

Tutto secondo le previsioni al Comune sul nulla di fatto alla seduta di consiglio comunale che avrebbe dovuto approvare tre delibere relative all’ampliamento dell’Interporto. Infatti, anche sta volta l’assemblea si è sciolta per mancanza del numero legale, che l’opposizione di centrodestra non ha voluto garantire, pur sapendo che si tratta di un progetto, quello del raddoppio dell’Interporto, che interessa direttamente una delle società che fanno capo alla famiglia Degennaro della Lum di Casamassima. E, vale a dire, indirettamente al neo-senatore Massimo Cassano del Pdl, che è il cognato di Lello e Davide Degennaro, che del noto ed omonimo gruppo imprenditoriale sono i maggiori responsabili. Le tre delibere iscritte all’Odg del consiglio riguardano un mega progetto da circa 150milioni di Euro, cofinanziati da fondi Cee, attraverso la Regione, ed Rfi attraverso il Governo nazionale. E questo intervento, per non perdere i fondi comunitari disponibili, dovrebbe essere effettuato e rendicontato entro la fine del 2015, ma evidentemente alla maggioranza che sostiene il sindaco, Michele Emiliano, poco importa se la città di Bari rischia di perdere i finanziamenti per l’ampliamento dell’Interporto, a causa di ritardi politici nell’approvazione dei progetti. “D’altronde – rileva un esponente della stessa maggioranza – non ci tiene il Sindaco ad essere presente in Aula quando si devono approvare importanti progetti per la città, figuriamoci se devono tenerci quei consiglieri di maggioranza, che dell’azione politica ed amministrativa di Emiliano, in questo scorcio di fine mandato, forse non interessa più nulla, poiché non la condividono”. E le frequenti defezioni nella fila della maggioranza sono ormai innegabili, visto l’immobilismo degli ultimi mesi nell’attività di consiglio, che è ormai una costante nella maggior parte delle sedute dell’assemblea cittadina. “Una altra costante – è sempre lo stesso esponente di maggioranza a farlo notare – che caratterizza l’amministrazione Emiliano è il comportamento del sindaco, che ogni qualvolta si tratta di votare provvedimenti particolarmente delicati, come quello dell’Interporto od altri importanti atti del Comune, non è presente in giunta o in Aula”. Assenza, quella di Emiliano, che infatti si ripete sistematicamente, sia in giunta che in consiglio, quando le delibere sono particolarmente impegnative, perché riguardano opere ed interessi rilevanti per i soggetti interessati direttamente, oltre che per la città. Una non presenza del Primo cittadino, che rischia di diventare addirittura sospetta per l’elevato numero di volte che si è verificato. E  qualcuno  al Comune sostiene pure che Emiliano, forse, in alcuni casi si precostituisce prima i motivi per essere assente apposta alle sedute con certi punti all’Odg. Infatti, anche nell’ultima seduta di consiglio, quella relativa ai progetti dell’Interporto, il sindaco era assente. E della sua assenza a tale seduta si sapeva da tempo, poiché pare che non fosse dovuta ad impegni sopraggiunti, bensì ad un suo volontario allontanamento da Bari, per ferie. Ora, però, la maggioranza stessa che sostiene il Sindaco si presenta così sfilacciata dalle diverse fibrillazioni interne al centrosinistra, ma soprattutto al Pd, che difficilmente Emiliano in futuro riuscirà a far approvare delibere importanti senza la sua presenza in Aula, per fare assumere quindi la responsabilità, non solo politica dell’approvazione, unicamente ai consiglieri della sua maggioranza. Una strategia, questa, che probabilmente non sta già funzionando più da qualche tempo e che verosimilmente non funzionerà neppure per le tre delibere sull’Interporto. Infatti, riferisce qualche bene informato, per l’approvazione degli ampliamenti all’Interporto alcuni consiglieri di maggioranza vorranno la presenza del Sindaco in Aula, altrimenti potrebbero continuare a disertare la seduta. E c’è pure chi – tra i malpensanti – sostiene che anche se ciò accadrà, ci sarà più di qualche consigliere di maggioranza che comunque non si presenterà, per mettere in evidente difficoltà Emiliano, ma soprattutto per costringere in quell’occasione le opposizioni a garantire il numero legale e, quindi, l’approvazione dei progetti che interessano indirettamente il senatore Cassano del Pdl. Un gioco a cui né Emiliano, né tantomeno il centrodestra barese potranno sottrarsi, visti i tempi ristretti per non perdere circa 100milioni di euro di finanziamenti europei. Infatti, potrebbe essere questo alla fine il vero obiettivo di chi dall’interno della maggioranza stessa di centrosinistra vuole mettere a nudo come l’amministrazione Emiliano ha effettivamente gestito in questi anni il Comune di Bari. Ovvero senza alcuna efficace azione di contrasto politico da parte delle forze di opposizione, che ora però vorrebbero pure farsi passare come intransigenti solo perché si è quasi alla scadenza naturale del mandato e le elezioni amministrative sono ormai dietro l’angolo. E se questa tesi fosse attendibile, ben presto si vedrà qualora i “falchi” presenti nella maggioranza di Emiliano restassero tali, anziché trasformarsi, come in precedenti casi, in “colombe” e così non smascherare il solito “gioco” delle parti, che tanto comodo si è rivelato al sindaco.     

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 6 Luglio 2013

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