Cultura e Spettacoli

La mostra fotografica che coglie Bari attraverso il bianco e nero ‘colto’ di Uliano Lucas

Uno sguardo che, tra il dire e il non dire, comunica tutto: le contraddizioni e trasformazioni che le sue fotografie forse raccontano, in un bianco e nero ‘colto’, e il sapiente utilizzo della tecnica fotografica in cui l’analogico è capace di esprimere tutte le sfumature e l’intelligenza di un artista libero. Dalle vetrine di una via Sparano viziata dal consumismo metropolitano, alle zone periferiche di quartieri come il San Paolo, sospese in vicende ‘dimenticande’. Attraverso un lungomare stravolto dai cambiamenti ‘meccanici’ e spirituali del nostro tempo. Questa è l’arte di Uliano Lucas, fotoreporter italiano noto per aver realizzato per decenni reportage per importanti giornali e riviste italiane, documentando con ampi servizi, temi sociali, immigrazione, industrializzazione. Noto anche per il lavoro svolto sugli scenari di guerra e l’attenzione verso la sofferenza negli ospedali psichiatrici. Inaugurata presso il Museo Civico di Bari una interessante mostra di sue fotografie “Bari, storie e frammenti”. La mostra è organizzata dal Museo Civico di Bari, con il contributo della Regione Puglia (Assessorato Cultura e Turismo) e del Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Comune di Bari, Assessorato alle Politiche culturali e turistiche. Lucas ci  racconta la Bari del nuovo millennio, i volti di una città profondamente trasformata dai cambiamenti socio-economici portati dagli anni duemila, con il passaggio dalla vocazione commerciale della città alla sua riconversione in centro culturale e turistico.

“ La mia idea di Bari è quella di una città matrioska. La memoria dei luoghi che restituisce Lucas è quella di un bianco e nero potente, il modo più bello per restituirne una narrazione, oggi siamo quasi vittime delle immagini a colori, ma la comunicazione di queste opere d’arte è così forte da  trasmette una verità intellettuale che non si trova spesso nei fotografi contemporanei. Ci  comunica il coraggio di chi crede realmente nella forza culturale di quello che fa.” Sottolinea Ines Pierucci, Assessora alla Cultura di Bari. Mentre Lucas, da fotografo e artista, ci spiega la sua visione di una città intellettualmente viva e in continua metamorfosi:” Per capire una città ci vuole una vita, si può essere solo un viaggiatore alla Italo Calvino, cercando di osservare e capire ciò che ci circonda. La cultura personale fa poi il resto, l’intelligenza di cogliere alcuni aspetti essenziali.Tutto sta nel rapporto che instauri con chi stai fotografando.Di Bari mi affascina il fatto che sia una città ad impianto e architettura per certi aspetti multiforme, che si interseca con elementi nuovi e che ha subito tante trasformazioni.Ha saputo rinnovarsi intellettualmente nel tempo in maniera straordinaria, e si deve sforzare di accogliere il  grande cambiamento globale che stiamo attraversando. Il barese trovo sia un formidabile raccontatore. Puó cascare il mondo, ma lui continua a godersela. La fotografia è il mezzo capace di raccontare le grandi storie del post moderno, quindi anche quella di una popolazione che, come tutte quelle sul mare, è sempre aperta ai nuovi arrivi, con uno sguardo rivolto verso il Levante. Tra passato antico, presente e futuro .”

Rossella Cea

 


Pubblicato il 31 Marzo 2022

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