Cultura e Spettacoli

La Ninna Nanna di Modugno

Nel 1952 usciva ‘Carica eroica’, dodicesima pellicola diretta da Francesco De Robertis, un regista, sceneggiatore e militare italiano – era stato ufficiale della Marina Militare – nativo di San Marco In Lamis (‘Carica eroica’ rientra nel genere del film d’ambientazione bellica in cui De Robertis si distinse ; tra le sue cose migliori : ‘Uomini sul fondo’, ‘Alfa Tau’ e ‘Marinai senza stelle’). In ‘Carica eroica’ fa apparizione un altro artista pugliese, un giovanissimo e ancora sconosciuto Domenico Modugno. Nei panni di un soldato siciliano, Modugno per far addormentare un bambino gli canta una canzone popolare di San Pietro Vernotico (nel quale paese il Nostro si era trasferito da Polignano all’età di sette anni). La canzone,  conosciuta in origine come ‘Ulìe ci tene ulìe’, venne incisa due anni dopo dalla RCA col titolo ‘Ninna nanna’. Chi possedesse quel 78 giri sappia di custodire un piccolo tesoro (valore approssimativo : mille euro). Si tratta infatti della prima incisione in assoluto di Modugno. ‘Ninna nanna’, brano rielaborato con Franco Nebbia e cantato insieme a Franca Gandolfi, un’aspirante attrice siciliana che l’anno dopo diventerà la signora Modugno, occupa la facciata B del disco (sulla ‘girata’, così si usava dire una volta, trova posto ‘La cicoria’). La canzone, fu apprezzata in più trasmissioni radiofoniche : ‘Trampolino’, ‘Controcorrente’ (condotta da Walter Chiari) e ‘Radioscrigno’. Quando in una puntata di quest’ultima trasmissione Modugno eseguì ‘Ninna Nanna’, era presente in studio Frank Sinatra il quale apprezzò molto il brano. Il grande cantante statunitense ne chiese una registrazione. Sinatra voleva incidere una versione di quel brano? Non si è mai capito. In ogni caso ciò non avvenne. L’attenzione della star statunitense tuttavia bastò perché intorno a Modugno si raccogliesse l’interesse dei dirigenti della RAI. A ragione dell’assonanza del dialetto di San Pietro Vernotico con quello siciliano, nacque in quei giorni la leggenda del Modugno ‘siciliano’. La diceria rimase in piedi a lungo anche perché mai  smentita dallo stesso Modugno, almeno subito ; il che gli procurò non poche antipatie tanto a Polignano che a San Pietro Vernotico (molto più avanti il cantautore rettificherà le cose affermando d’essere stato costretto a mentire dai dirigenti Rai e dai discografici per ragioni di mercato…) Il disco conobbe un riscontro discografico piuttosto basso. Molti anni dopo, nel 1962, quando la fama di Modugno si era consolidata, i due brani vennero ristampati all’interno di ‘Domenico Modugno’, un 33 giri edito dalla RCA Italiana ; piccola curiosità : ‘La cicoria’ appare con altro titolo, ‘Cicoria twist’.

Italo Interesse

 

 

 


Pubblicato il 29 Dicembre 2018

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