Cultura e Spettacoli

La pantera dalla macchia bianca sul muso

C’è chi non li ama, preferendo alla loro concretezza l’inconcludenza dei poeti. Ma i Mental coach, questi tecnici del modo di approcciarsi alle difficoltà, sono figli di un presente malato che annacqua, quando non spegne le potenzialità dell’uomo. Demonizzare nuove figure professionali è fuori luogo, e in ogni caso questi ‘motivatori-valorizzatori’ sono meno dannosi di certi psicologi, psicoanalisti e psichiatri. Per cui, ascoltarne la voce, specie quando sussurrata, può tornare utile a sfatare luoghi comuni. E’ il caso allora di suggerire la lettura di ‘dirCi di Sì’, un volume edito due mesi fa da Wip Edizioni e che reca le firme di Pasquale Adamo, affermato mental coach barese, e di Patrizia Sollecito, un’insegnante di Lettere. L’idea di quest’opera (di non facile collocazione) è nata nella sala d’attesa di un aeroporto dove erano a disposizione libri che persone diverse leggevano liberamente. “E se in questa terra di passaggio noi donassimo ai viaggiatori delle storie nelle quali potrebbero ritrovare pezzi di sé e sentire di non essere soli?”… uno sguardo complice fra Adamo e la Sollecito e il ‘gioco’ ha preso vita. E’ un gioco inafferrabile quello di ‘dirCi di Sì’, questo breve volume che non vuol essere né un manuale del saper vivere, né un ricettario contro il mal di vivere e tanto meno un prontuario psicoterapeutico. Nel suo sfuggente ‘non essere’, il lavoro di Adamo e Sollecito sembra porsi come luogo di convegno per riflessioni e confidenze, talune a carattere autobiografico, altre no. Si riflette qui sull’opportunità di capovolgere prospettive rovinose e – come nello judo – sfruttare a proprio vantaggio la forza del nemico personale, che tutti nutriamo in seno. Ma c’è spazio, dicevamo, anche per le confidenze, che possono essere quelle di un’ammalata costretta a fare del proprio calvario un percorso di crescita interiore o di un mental coach il quale, pur chiamato a fare esercizio quotidiano di resilienza, non smarrisce la dimensione umana e, in silenzio, si concede dubbi e cedimenti. Quasi un diario, un botta e risposta qua e là chiazzato di poesia, ‘dirCi di Sì’ sfiora interrogativi da massimi sistemi, tocca il tema della fede, concede spiragli d’intimità, regala anche una bella storia : Una pantera resa ‘diversa’ da una macchia bianca sul muso impara a fare di un elemento discriminante il proprio elemento di forza. Sfidare le paure più profonde, accettare i propri limiti, abbattere l’ansia e dire basta ad ogni braccio di ferro con se stessi, si può. Questo fra le righe il messaggio di un libro nel quale è possibile riconoscersi, un libro pensato e scritto con umiltà e non casualmente chiuso da una lista di ringraziamenti. – La copertina è di  Girolamo Macina.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 9 Novembre 2018

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