La piaga degli assegni di cura, tra rassegnazione, rabbia e proteste
Aveva presentato un’interrogazione per avere lumi sui ritardi nell’erogazione degli assegni di cura per i cittadini con disabilità gravi e sull’esclusione di numerose domande che, seppur dichiarate ammissibili, non hanno ottenuto il beneficio, ma è rimasto profondamente insoddisfatto il consigliere regionale Domenico Damascelli (Forza Italia) dal riscontro che ieri, in aula, l’assessore al Welfare ha fornito. <<Su quasi 15mila domande presentate, la Giunta regionale non ha voluto soddisfare nemmeno tutte quelle ritenute ammissibili, ovvero 6.424, elargendo il beneficio solo a 3.303 richiedenti. Si tratta di scelte politiche, Emiliano e i suoi assessori -ha chiarito ancora Damascelli – dovrebbero tagliare risorse utilizzate per finalità futili, e impiegarle invece per il fine nobile di assistere i cittadini più fragili. Ma dimostrano di non ritenere meritevoli di sostegno migliaia di pugliesi che vivono quotidianamente problemi e disagi gravi, a causa della disabilità che li affligge>>. Invece Damascelli avrebbe fatto, sicuramente, scelte diverse, cercando di rastrellare ogni centesimo nelle maglie del bilancio per dare risposte concrete. Invece, c’è qualcuno ha deciso di non essere vicino a chi soffre per davvero”. Eppure la dotazione complessiva riguardante la misura degli assegni di cura in Puglia è passata dalla dotazione storica del capitolo di 25 milioni di euro a 35milioni di euro, “uno sforzo finanziario importante ben superiore a quanto richiesto dalle stesse associazioni di rappresentanza”, ha chiarito qualche tempo fa l’assessore pugliese al Welfare. In primo piano, inutile dirlo, le famiglie più bisognose già destinatarie in passato di prestazione sanitarie assegnate proprio in virtù della gravità del paziente, con gli uffici regionali accusati di rimanere fermi, mentre bisognerebbe procedere celermente per completare il quadro dei rimborsi alle famiglie di malati gravi. Da febbraio di quest’anno sono state avviate, ma fin troppo lentamente come lamentano le associazioni di categoria, le procedure di liquidazione del beneficio cumulato per il periodo luglio/dicembre 2018. Quanto alle domande per ottenere l’assegno, complessivamente ne sono pervenute precisamente 14.789, esclusivamente attraverso la piattaforma informatica. Nello specifico, le domande pervenute sono 4.217 per la Azienda sanitaria Locale di Bari, 1.197 per la Azienda sanitaria locale di Barletta/Andria/Trani 1.293 per la Asl Brindisi, 2.897 per la Asl Lecce, 2.855 per la Asl Foggia e 2.330 per la Asl Taranto. In termini di incidenza relativa, rispetto alla popolazione residente, il maggior numero di domande è pervenuto dai territori foggiano e tarantino con 4 o più domande per mille abitanti, a fronte di un valore medio regionale di 3,63 domande ogni migliaio di residenti.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 4 Settembre 2019