Cultura e Spettacoli

La poesia incontra il mare

‘La poesia incontra il mare’… Il titolo, seducente, potrebbe essere quello di una tela del Tintoretto o di una scultura del Canova. Ma figurarsi opere siffatte diventa subito complicato, dovendosi prima stabilire se presentarsi a Poseidone tocca a Euterpe, musa della poesia epica, o a Erato, musa della poesia amorosa/erotica. Che l’onore possa toccare a entrambe è impensabile dovendosi mettere in conto una sicura rivalità. Peraltro, dai giorni dell’Ellade ad oggi, i generi poetici si sono moltiplicati. E’ il caso allora di incrementare il già elevato tasso di litigiosità dell’Olimpo aggiungendo altre muse? No. Per cui, meglio mettere da parte l’idea di dipinti, sculture, sinfonie e movimenti coreografici e prendere in considerazione quanto la sorte vuole offrire sotto lo stesso titolo di cui in apertura. Ed è questo il caso di un evento annunciato per dopodomani, venerdì 20 settembre alle ore 18:30 nei locali del Lido Il Trampolino (Bari, traversa I Cipparoli n° 2) ; l’ingresso è libero. L’iniziativa,  che è a cura dell’Associazione Comunicazione Plurale si inserisce tra le iniziative della RCU S.Girolamo-Fesca-Marconi-S.Cataldo, nell’ambito degli ‘eventi fuori salone’ della presente edizione della Fiera del Levante. L’evento si presenta piuttosto articolato : Dopo l’introduzione della Prof.ssa Elena Diomende, che dirige l’Associazione Comunicazione Plurale, sarà di Terry Marinuzzi l’apertura con  un intervento teatrale. A seguire, il ‘saluto danzato al mare’ ad opera di Vanessa Cellamare. A seguire, Leo Lestingi ed altri impegnati in un reading di liriche di Poeti del Novecento. Dopo l’esibizione del Coro di Mola di Bari ‘In…canti di donne’, diretto da Vincenza Tamborrino, ‘La poesia che incontra il mare’ si chiuderà con interventi poetici a cura di Rosa Colella, Rosa Costantino, Nicola De Matteo, Elena Diomede e Lucia Diomede. ‘La poesia incontra il mare’, dicevamo, avrà luogo in un contesto inatteso. Strappata all’enfasi elitaria delle cattedrali del Sapere dai poeti in controtendenza che elettrizzarono la fine degli anni Sessanta, la poesia è stata portata ovunque, nelle scuole, nelle fabbriche, per strada. A memoria nostra è la prima volta, almeno a Bari, che la poesia approda in uno stabilimento balneare. Anche da noi, dunque, la spiaggia attrezzata, questo luogo tradizionalmente deputato allo svago e al disimpegno, sembra aprirsi all’idea di contenitore culturale. La speranza si chiama ‘stagione’, ovvero un calendario estivo in cui presentazioni di libri si alternano a concerti da camera, a teatro di qualità, esposizioni di pitture e sculture… – Nell’immagine, ‘Euterpe’ in un dipinto ad olio di Simon Vouet.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 18 Settembre 2019

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