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La protesta degli olivicoltori pugliesi si sposta a Roma

La protesta degli olivicoltori pugliesi contro i ritardi del Governo “giallo-verde” sulle misure di sostegno al comparto, si è spostata a Roma sotto i palazzi del Parlamento. Infatti, in questa settimana le manifestazioni di protesta degli agricoltori previste nella Capitale sono due. Una organizzata da Coldiretti e svoltasi ieri (ndr – per chi legge mercoledì) in piazza Colonna, e l’altra in programma per giovedì (ovvero domani) dai ‘Giletarancioni’, vale a dire dalle Organizzazioni sindacali agricole unite in detto Movimento spontaneo che raggruppa olivicoltori, frantoiani e lavoratori pugliesi della terra appartenenti a Agci, Associazione frantoiani di Puglia, Cia, Confagricoltura, Confocooperative, Copagri, Italia olivicola, Legacoop, Movimento nazionale agricoltura, Unapol, Uci, e che manifesteranno in piazza Santi Apostoli il loro dissenso contro Governo e Parlamento finora sordi al grido di dolore, ma anche di aiuto degli operatori e operai agricoli pugliesi, che tra Xylella e gelata di fine febbraio del 2018 hanno perso circa il 95% della produzione e quasi un milione di giornate di lavoro. Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, a margine dell’incontro tra il vice premier Matteo Salvini e la delegazione a capo della mobilitazione romana della Coldiretti, ha riferito che l’autorevole rappresentante del Governo “giallo-verde” ha dato ampie rassicurazioni che il decreto legge atteso da tempo dal mondo agricolo pugliese “diventerà legge in tempi brevi , perché sarà approvato dalle Commissioni congiunte di Camera e Senato direttamente in sede deliberante, senza passare dall’Aula”. “Intanto, – ha proseguito Muraglia – continuerà il nostro confronto con i Parlamentari pugliesi per trovare maggiori risorse e, per esempio, l’onorevole L’Abbate (Ndr – M5s) sta lavorando in tale direzione sul fronte gelate, mentre il Dl va reso più aderente alle condizioni drammatiche di aziende e frantoi cooperativi e industriali dell’area infetta da Xylella Fastidiosa”. Ed ai parlamentari presenti  sul palco della manifestazione di Coldiretti sono state consegnate anche osservazioni e indicazioni dell’Associazione per migliorare il testo del provvedimento. Infatti, “su questo fronte – ha dichiarato inoltre il presidente pugliese di Coldiretti – il nostro pressing non lascerà più spazio a confusioni, irresponsabilità e negazione della realtà, perché in Salento olivicoltori e frantoiani devono ricostruire il proprio futuro produttivo e aziendale”. Muraglia ha pure riferito che  sul fronte Xylella “il vicepremier Salvini ha assicurato che domani 13 febbraio sarà presentato in Conferenza Stato-Regioni il decreto Centinaio che, dopo i ritardi accumulati con il rinvio della presentazione del piano di interventi da parte dell’Assessorato all’Agricoltura della Puglia, dovrà diventare immediatamente operativo attraverso un dispositivo legislativo, perché serve un deciso cambio di passo, con risorse adeguate per gli agricoltori colpiti e le necessarie ‘eradicazioni chirurgiche’ che, se fossero state fatte prima, avrebbero risparmiato alla Puglia e all’Italia questa situazione drammatica”. In sei anni – ha ricordato ancora la Coldiretti – si sono susseguiti errori, incertezze e scaricabarile che hanno favorito l’avanzare del contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando pericolosamente a Monopoli. Ed anche in questo caso, come in quello dela dichiarazione dello stato di calamità per la gelata del 2018, non mancano le responsabilità regionali, oltre a quelle comunitarie per la Xylella, perché sotto accusa – secondo la  Coldiretti – è il sistema di controllo dell’Unione europea per le frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto che ha contagiato gli ulivi pugliesi e che è stato introdotto nel Salento dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam. L’obiettivo dichiarato di Coldiretti é garantire un futuro ad un settore strategico per il ‘Made in Italy’, qual è per l’appunto quello dell’olio extra vergine di oliva, e difendere quindi il lavoro, l’economia e il territorio. Infatti, lo scorso anno – ha ricordato inoltre l’importante Organizzazione di categoria – sono stati cancellati centomila posti di lavoro in Italia nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati. “Per affrontare l’emergenza – ha affermato il presidente nazionale della Coldiretti, Ettore Prandini, – serve un intervento mirato per consentire ai produttori duramente colpiti dalle gelate di ripartire con un efficace coordinamento istituzionale tra il livello regionale e quello nazionale”. “Deve partire al più presto il ‘Piano salva olio’ presentato dalla Coldiretti – ha aggiunto Prandini – per rilanciare il settore con una strategia nazionale e investimenti adeguati”. Il presidente dell’Unaprol (Unione nazionale produttori olivicoli), David Granieri, che ha partecipato alla manifestazione romana della Coldiretti, ha annunciato che il Consorzio di produttori da lui rappresentato hadeciso di procedere all’acquisto di 100mila piante di ulivo di varietà resistente alla Xylella da consegnare ai propri associati pugliesi. Intanto, domani14 febbraio, a Roma arriveranno cinquemila olivicoltori del movimento dei ‘Gilet arancioni’, per un altro appello al Governo nazionale, chiamato ad intervenire con estrema urgenza a  risolvere i problemi che hanno messo in ginocchio il settore. Oltre che dalla Puglia, gli olivicoltori arriveranno anche da Sicilia, Calabria, Campania, Abruzzo, Lazio, Toscana per dare vita alla più grande manifestazione di sempre dell’olivicoltura italiana proprio nel giorno di San Valentino, data simbolica per l’amore di coppia, ma che in questo caso è rivolto chiaramente verso la terra e gli ulivi. “I politici ci costringono a venire a Roma per spingerli a prendere provvedimenti urgenti a favore di un settore in ginocchio” – ha dichiarato il portavoce del Gilet arancioni, Onofrio Spagnoletti Zeuli, che boccia il disegno di legge del Governo perché – a suo dire – richiede tempi lunghi ed incerti che le aziende non possono permettersi. Infatti, ha poi affermato Spagnoletti Zeuli: “Pretendiamo un decreto legge d’urgenza e risorse per le gelate dell’anno scorso che hanno ridotto del 70% la produzione olivicola e uno per la xylella con risorse vere ed immediate per aziende e frantoi colpiti e interventi seri di contrasto alle frodi e ai cartelli che ci costringono ad abbassare i prezzi dell’olio extravergine d’oliva, tra i prodotti di punta del Made in Italy”. Ma per quest’ultima rivendicazione è tutto un altro discorso che chiaramente non c’entra né con la gelata, né tantomeno con la xylella, essendo sia le frodi che i cartelli commerciali per tenere basso il mercato dell’olio d’oliva due problematiche ataviche del settore sulle quali dovrebbero recitare forse un “mea-culpa” anche chi in passato avrebbe dovuto maggiormente e meglio tutelare produttori nelle competenti sedi istituzionali.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 13 Febbraio 2019

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