Cronaca

La protesta dei lavori stagionali dell’Amtab: “Assumeteci…”

“Abbiamo vinto un regolare concorso pubblico eppure siamo costretti a lavorare solo tre mesi l’anno, durante il periodo estivo. I restanti nove mesi ci lasciano a casa. Come possiamo sostenere le nostre famiglie, lavorando solo in un così breve periodo di tempo?”. Gli operatori di sevizio e i meccanici dell’Amtab S.p.A., che hanno vinto il concorso pubblico del 2009, si trovano a vivere questa incresciosa situazione oramai da tre lunghi anni. Il concorso, indetto per risolvere le gravi carenze di organico, in realtà ha portato solo ad ulteriori disagi. “Il servizio tutt’ora non è garantito. Tra ritardi e corse che saltano, a farne le spese sono soprattutto i cittadini” a parlare è Mario Santacroce, uno dei settanta (circa) componenti della graduatoria del concorso. Un sit in di protesta è in atto da ieri e si protrarrà nei giorni a seguire di fronte alla sede del Comune di Bari, nella speranza di ottenere qualche risposta dagli amministratori dell’azienda e non più false promesse, che alimentano solo illusioni e speranze. “Nel mese di ottobre 2012 non hanno neanche rispettato la graduatoria di merito, procedendo dal basso verso l’alto. Ci riempiono di fandonie. Tra il rispetto del patto di stabilità, mancanza di liquidità, la legge Fornero ed altro, noi rimaniamo sempre qui, in condizioni di precarietà e di instabilità economica” ha sostenuto un altro lavoratore precario dell’Amtab, Giuseppe Altini. Concretamente, ecco cosa sta accadendo: ogni giorno il servizio degli autobus si espleta con trenta turni scoperti perché mancano gli autisti; quelli che vi lavorano sono costretti a sostenere numerose ore di straordinario. E’ stato calcolato che in un solo anno vi sono state circa 43mila ore di lavoro in più, che tolgono lavoro a ben 24 autisti, “se si considera che un autista in media percepisce 7 euro l’ora, mentre un’ora di straordinario costa 20 euro, si può ben comprendere l’enorme spreco di denaro di cui la società si fa carico”. Per legge, ogni autista dovrebbe lavorare al massimo 9 ore, invece sono costretti a lavorare per 12 ore, con crescenti rischi per la sicurezza propria e degli altri, dovuti alla stanchezza. Difficoltà anche nel reparto officina, che non riesce ad eseguire un’opportuna manutenzione dei mezzi. Per non parlare del disservizio di cui sono vittime inermi i cittadini e gli utenti, costretti a subire enormi ritardi. Ogni giorno, il numero verde è assediato da numerose lamentele da parte dei cittadini baresi, che denunciano i lunghi tempi di attesa. “La gente è esasperata, lo dimostra il moltiplicarsi delle aggressioni a danno degli autisti e dei controllori”. Dunque, nonostante l’aumento del costo degli abbonamenti e dei biglietti, il servizio continua a non essere garantito perfettamente. E ancora, tra un anno, circa 38 autisti e 6 meccanici della graduatoria esauriranno i 36 mesi di lavoro a tempo determinato, cosa ne sarà di loro? “Siamo qui a protestare, quando sappiamo da documenti ufficiali che, per completare l’organico dell’Amtab, occorrono circa 70 autisti e 10 meccanici e allora per quale motivo non pongono fine a questa situazione?” si chiedono i lavoratori, i quali sono costretti ad accettare il lavoro nei mesi estivi, perché se rifiutassero sarebbero costretti a scendere ulteriormente nella graduatoria, “quindi, siamo costretti ad interrompere i lavori precari che riusciamo trovare o a rifiutare altre occasioni di lavoro perché non possiamo rifiutare i tre miseri mesi all’anno”. Cosa li costringe? La speranza di un’assunzione a tempo indeterminato, una famiglia che li aspetta a casa, dei figli che non meritano una vita di stenti e difficoltà.

Nicole Cascione


Pubblicato il 19 Dicembre 2012

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