Primo Piano

La Puglia fa il “pieno” di ministri del Pd col governo giallo-rosso

E’ dai tempi della famigerata prima Repubblica che la Puglia non riusciva a fare il “pieno” di presenze all’interno della compagine del governo nazionale. E’ accaduto con il governo Conte-bis, ossia la formazione governativa nata recentemente – come è noto – dall’accordo M5S e Pd. Infatti la Puglia, oltre a poter vantare di avere il premier di origini foggiane, ha nel nuovo governo nazionale la presenza di ben due ministri, Teresa Bellanova e Francesco Boccia, entrambi parlamentari ed autorevoli esponenti del Pd pugliese, che andranno ad occupare rispettivamente, una, il dicastero alle Politiche agricole e forestali e, l’altro, quello agli Affari regionali. Nel passaggio dal precedente governo “giallo-verde” all’attuale “giallo-rosso” i pentastellati, che a marzo del 2018 proprio in Puglia avevano fatto il pieno di voti e di seggi, conquistando sia alla Camera che al Senato tutti i collegi del maggioritario (oltre a quelli ottenuti nel proporzionale), hanno perso l’unico ministro del Movimento che, insieme al premier Conte, rappresentava la nostra regione al massimo livello di governo. Ovvero la salentina Barbara Lezzi, che per 14 mesi ha ricoperto l’incarico di ministro per il Sud. La contestuale presenza nel governo nazionale di Conte, Bellanova e Boccia per la Puglia non è soltanto un fattore di prestigio dal punto di vista numerico e politico, ma rappresenta anche (sarà forse un caso!) una rappresentanza governativa della nostra regione distribuita in maniera alquanto omogenea tra nord, centro e sud della Puglia, visto che il premier Conte, per la sua origine, può essere considerato a tutti gli effetti espressione della Daunia; Boccia, essendo di Bisceglie (e quindi della provincia di “Barletta-Andria-Trani” ed avendo iniziato la sua carriera politica al Comune di Bari, dove ha ricoperto il ruolo di assessore all’Economia nella prima giunta a guida Michele Emiliano, può essere considerato espressione della parte centrale della Puglia; mentre la brindisina Bellanova può invece essere considerata rappresentativa della parte più meridionale della regione, ossia l’area ionico-salentina, che comprende le province di Taranto, Brindisi e Lecce. Tra i primi a complimentarsi con il nuovo governo “giallo-rosso”, appena dal Quirinale è stata resa nota la lista dei ministri, è stato il governatore pugliese Michele Emiliano, che sulla pagina di Facebook ha scritto: “Auguri al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed a tutti i nuovi Ministri del suo Governo. Auguri speciali ai tre pugliesi Conte, Boccia e Bellanova che fanno parte  del nuovo Governo!Un abbraccio pieno di orgoglio per Francesco Boccia, nuovo Ministro degli Affari regionali, compagno di lotta per la Puglia e per l’Italia sin dal 2004.Un ringraziamento a Barbara Lezzi per il lavoro svolto sin qui”. E, in effetti, quello che in Puglia ha più da gioire, per la composizione del governo Conte-bis, è sicuramente il Presidente della Regione, Emiliano, che nella primavera del 2020 dovrà affrontare la campagna elettorale per la riconferma nella carica di governatore e che fino a qualche settimana fa, con il precedente governo “giallo-verde” alla guida del Paese, si presentava alquanto difficile da affrontare, oltre che altamente incerta nell’esito finale, visti i risultati di tutte le quattro consultazioni regionali svoltesi durante l’arco di governo “giallo-verde”, quando il centrodestra a trazione leghista ha fatto l’amplein dei governatori. Ora, invece, con un governo nazionale di segno opposto al precedente e, soprattutto, con la presenza di ben due ministri pugliesi del suo stesso partito, oltre che del premier espressione di una forza politica quantomeno non più ostile, per Emiliano la strada per la riconferma a governatore potrebbe presentarsi tutta in discesa. Anche se, in realtà, per le vicende politiche – come spesso dico gli esperti ed i veterani della materia, ma anche i fatti dimostrano – non si può mai dire “mai”, per cui, ai fini di una previsione attendibile sul possibile esito delle regionali del prossimo anno in Puglia, sarà quantomeno necessario vedere quali saranno, fino alla prossima primavera, gli esiti del nascente governo “giallo-rosso”. Ma c’è forse di più. Sarà necessario anche capire se il recente accordo di governo M5s-Pd potrà sfociare anche in un’alleanza politica nelle diverse realtà locali chiamate prossimamente al voto. Pertanto, il governatore pugliese, Emiliano, che si è autocelebrato per essere stato l’antesignano dell’alleanza tra Pd ed M5s, per ora può stare più tranquillo rispetto a prima del governo Conte-bis, ma non di certo sereno per le regionali che lo riguardano nel prossimo anno. Infatti, anche al governatore pugliese dovrebbe essere ben noto il detto barese che spesso vale anche in politica e che recita: “Dai migliori amici talvolta si ricevono le peggiori pugnalate!” E – come è noto – di “pugnalate” Emiliano nel corso della sua carriera politica ne ha date parecchie anche nei confronti dei leader del suo stesso partito, per cui non dovrebbe di certo farsi trovare impreparato anche eventualmente nel riceverle.

 

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 5 Settembre 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio