Cronaca

La rabbia degli anziani: si rompe di nuovo l’ascensore del centro sociale

Dove sono l’Assessore al Welfare del Comune di Bari e il Presidente del 1° Municipio? Se lo chiedono ancora Luigi e Michele   Cipriani, rispettivamente dirigenti del movimento politico “Riprendiamoci il Futuro a causa delle proteste degli anziani, frequentatori del centro sociale, del quartiere Libertà. Nel mirino ci finisce soprattutto l’Assessore ai Servizi Sociali Francesca Bottalico, messa in croce dagli anziani che frequentano il centro in questione. Da oltre venti giorni, l’unico ascensore del centro anziani, ubicato presso l’ex ospedaletto (accesso da Via Garruba), risulta in avaria. E gli operatori della Cooperativa ‘GEA’, che gestisce i servizi del centro, hanno denunciato questa storia a chi di competenza? Nessuno dal Comune è intervenuto, visto che sono tanti i frequentatori che non possono più accedere e frequentare la struttura, rinunciando, loro malgrado, anche a quei pochi momenti di socializzazione e di allontanamento dalla solitudine. Cipriani padre e figlio sanno bene che quei   pochi che resistono sono, invece, costretti allo sforzo della salita e della discesa dalle scale. Insomma, non passa giorno, oramai, senza che al centro sociale del quartiere Libertà non sorgano complicazioni di carattere tecnico e logistico, a danno del centro sociale del rione Libertà. Un luogo frequentato –sarà bene rammentarlo – da ultra-sessantacinquenni “costretti” a subire situazioni al limite della sopportazione fisica, tenuto conto che a causa del mancato funzionamento dell’area condizionata, tre mesi fa in piena estate, i locali diventarono una vera e propria “sauna”. E non è la prima volta che l’ascensore si guasta, i dirigenti del movimento hanno già chiesto formalmente con tanto di missiva rivolta ad amministratori e tecnici del Comune di Bari, di conoscere i motivi per cui l’impianto non è funzionante, ma soprattutto per quanto altro tempo saranno costretti a sopravvivere gli anziani, in queste condizioni di disagio? Situazioni al limite della sopportazione fisica, tenuto conto che l’amministrazione comunale finora risulta la grande assente nella triste vicenda del Centro per anziani di Via Trevisani, inaccessibile ai nostri “capelli d’argento”: la vergogna continua…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 24 Ottobre 2017

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