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La Regione affonda e Vendola pensa ad assumere altri dirigenti

“La pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Puglia del bando relativo all´assunzione di ventinove dirigenti è un grave atto politico che non tiene conto delle difficoltà che sta vivendo il personale dipendente dell´Ente e mortifica le prerogative del Consiglio”. Non ha peli sulla lingua il presidente del gruppo regionale Udc Salvatore Negro abbandonando i lavori della Quarta Commissione, dopo aver appreso della pubblicazione della delibera sul BURP. “Già quindici giorni fa – rincara il capogruppo Udc – abbiamo chiesto l´audizione dell´assessore Campese nella conferenza dei capigruppo, chiedendo la sospensione della delibera da parte del Governo regionale per verificare le osservazioni fatte dalle organizzazioni sindacali, secondo le quali sarebbero state bypassate le graduatorie del concorso espletato un anno fa e non sarebbe stata verificata la copertura finanziaria. Data la gravità del momento politico ed economico che vive la Puglia, come il resto del Paese, avevamo auspicato un atteggiamento di responsabilità nelle forze di maggioranza e di opposizione, soprattutto per la delicatezza della vicenda riguardante la retrocessione, stabilita dalla Corte Costituzionale, dei circa seicento dipendenti della Regione”. Una questione, quella della retrocessione di massa alla Regione Puglia, che ha già costretto i sindacati aziendali ad abbandonare riunioni e cabine di regia, data l’inconcludenza dei tavoli aperti, proclamando lo stato di agitazione del personale regionale. La speranza, in verità di pochi, è che i parlamentari più sensibili alla tragedia che si sta abbattendo sulla testa di seicento funzionari pubblici (costretti a rioccupare le posizioni con relativo stipendio risalenti al 1999-2000) si facciano promotori di norme a loro salvaguardia, e il presidente del Consiglio Regionale Introna non ha aspettato a convocare l’incontro. In questo clima e in considerazione del fatto che appena l’altro ieri il presidente Vendola aveva garantito la sospensione delle procedure per l´assunzione di nuovi dirigenti,  la pubblicazione della delibera per i ventinove appare ai più un provvedimento inaccettabile, anche perché la copertura finanziaria (meno di un milione e centomila euro) non basterebbe ad assumerne manco la metà. Ecco perché politici di minoranza, ma anche maggioranza, hanno chiesto al Governatore di sospendere tutte le procedure per le nuove assunzioni, concentrando le forze nella ricerca di una soluzione per tutelare i diritti acquisiti dei dipendenti regionali in odore di retrocessione. Anche perché, come sanno bene i consiglieri e sindacalisti più attenti, l’intenzione reale degli amministratori regionali sarebbe quella di assumere undici nuovi dirigenti (e non ventinove…) rivolgendosi all’esterno, dopo aver valutato la risposta negativa del personale in servizio attraverso la mobilità interna. Sarà anche per questo che pMa anche Rocco Palese (capogruppo PdL a via Capruzzi) ieri ha invitato il capo della Giunta a sterzare subito per la sospensione delle procedure di assunzione dei nuovi dirigenti. “Nel corso dell’ultima riunione dei dipendenti retrocedendi – ha spiegato Palese – esponenti dei Sindacati hanno comunicato che il Presidente Vendola poco prima gli aveva garantito di aver sospeso le procedure per le nuove assunzioni. Oggi scopriamo invece che alla Delibera di Giunta regionale approvata l´8 novembre scorso in assenza del Presidente e della quale abbiamo più volte chiesto la sospensione, è seguita la Determina pubblicata sul BURP il 24 novembre. E´ evidente che il Presidente non poteva saperlo quando ha garantito ai Sindacati che quelle procedure concorsuali erano state sospese. Così come forse il Presidente non ha avuto ancora tempo né modo di approfondire i contenuti di quella Delibera. Allora noi torniamo a chiedere: Vendola e la Giunta regionale sono certi che i dati finanziari riportati nella Delibera di Giunta N. 2448 dell´8 novembre sono rispettosi di quanto previsto dalle Leggi Finanziarie?” “Il nostro consiglio – conclude Palese – è quello di sospendere tutte le procedure in atto per nuove assunzioni e concentrarci tutti sulla migliore soluzione possibile per tutelare diritti e dignità di oltre seicento dipendenti regionali che da oltre diec’anni in seguito a concorsi, svolgono mansioni e compiti strategici per il funzionamento della Regione e che, se retrocessi, certamente sommergerebbero la Regione di centinaia di contenziosi”
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 27 Novembre 2011

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