La Regione cerca casa: “Quello strano progetto da 22 milioni…”
Progetti, appalti e lavori alla Regione Puglia? Dopo lo scandalo dei lavori urgenti per l’ospedale covid, ma anche le lievitazioni costi della sede centrale in via Giovanni Gentile – tutto finito sotto la lente di magistrati penali, civili e contabili – ce n’è abbastanza da drizzare sempre le antenne. E così, ora che l’immobile regionale ex Ciapi, ente di formazione dismesso da anni, è stato dichiarato inagibile e pericolante, con tanto di lavori già serviti su un piatto d’argento, c’è chi vorrebbe vederci chiaro. Ma molto chiaro, visto e considerato che i dubbi da dissipare non sono pochi, a cominciare dalla sede alternativa per ospitare i dipendenti dell’agenzia e assessorato al lavoro, rimasti senza un tetto dove svolgere le proprie mansioni; danno che potrebbe aggiungersi al danno, con una loro delegazione che s’è presentata addirittura dinanzi alla rappresentante del governo per sottolineare la situazione. Anche perchè la prima ipotesi di pubblicare un bando per reperire un immobile privato dove ospitarli, sembra tramontata. E in via Gentile, la sede che in teoria doveva essere la casa di tutti i dipendenti regionali pugliesi? Nemmeno una stanza s’è trovata per chi lavorava all’ex Ciapi della Regione Puglia, manco in Corso Sonnino, dove s’era pensato di spostarli. E tanto meno a via delle Magnolie, l’altro edificio disponibile per i suoi ampi spazi, ma anche qui solo in teoria. E allora, che fare, come passare dalla teoria alla pratica, senza svuotare il bilancio con altri appalti a gogò? Francesco Ventola, consigliere regionale seduto tra i banchi della Minoranza, dopo la Commissione Bilancio di ieri è sembrato più che mai dubbioso. <<Come dice il saggio: a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca. Per questo ho voluto che la Commissione Bilancio si occupasse di una vicenda della quale si è tanta occupata la stampa, ovvero la chiusura della sede degli uffici regionale di viale Corigliano, più conosciuta come ex Ciapi, con duecento dipendenti che da giorni sono stati trasferiti in uffici trovati in emergenza>>. Scusi, consigliere, perché ‘a pensar male…’? <<Guarda caso, dopo pochi giorni dallo sgombero dell’immobile nella zona industriale, la giunta regionale ha approvato la progettazione di un nuovo immobile e finanzia 22 milioni di euro. Una tempestività alquanto sospetta che, come sempre accade in questa Regione governata da Emiliano, potrebbe (…e uso il condizionale volutamente) potrebbe nascondere altro>>. E cosa, di grazia? <<Avevo chiesto l’audizione dei dirigenti competenti per capire quali lavori sono stati fatti dal 2019 a oggi sull’immobile di via Cornigliano e avere lumi sulla nuova sede annunciata dalla delibera della Regione Puglia. Ma purtroppo l’unico a essersi presentato in audizione è stato solo il dirigente del Provveditorato-Economato che ha risposto solo in parte alle mie domande. Ovvero che dal 2019 ad oggi sono stati fatti lavori di manutenzione e adeguamento impiantistico per 150mila euro. Pochi o tanti che siano, mi chiedo e continuerò ancora a chiedere: ma perché consumare anche un solo centesimo di soldi pubblici per migliorare un edificio che era a rischio crollo? Prima di procedere al cantiere qualcuno ha verificato la staticità dell’immobile? Ma soprattutto, ora chi se ne è accorto? Ovvero, detto fuori dal politichese e tecnicismi: chi si è accorto e ha segnalato oggi il pericolo? Non è secondario saperlo perché andando a monte che si capisce come si è partiti da valle e se si fa bene a pensar male oppure no>>. E cosa accadrà adesso, per capire i risvolti di quest’altra vicenda a sfondo immobiliarista che richiede appalti ‘a somma urgenza’ e lavori altrettanto urgenti? Ventola è lapidario: <<Ho invitato il presidente Amati di riconvocare gli altri dirigenti regionali, ma anche l’assessore al Bilancio e Patrimonio Piemontese, che deve avere qualche allergia alle Commissioni, visto che difficilmente si presenta alle audizioni”. E il presidente della commissione Bilancio Amati fa sapere che proprio quest’oggi saranno diramate le convocazioni per la seduta di lunedì prossimo, sperando che dirigenti e assessori assenti abbiano un sano ripensamento e diano le spiegazioni del caso, tra una settimana. Del resto presentarsi e rispondere a domande -…anche scomode – sarebbe un dovere, per chi amministra denaro pubblico…
Francesco De Martino
Pubblicato il 7 Febbraio 2023