La Regione si è dimenticata degli operai dell’ex Centro Servizi
Continua l’odissea degli operai appartenenti alle imprese appaltatrici che si occupavano della manutenzione nell’ex Centro Servizi di via Gentile, dove, oramai da tempo, sono cominciati i lavori per la nuova sede unica della Regione Puglia. Un’odissea lunga oltre dieci anni, dunque, quella di quegli operai rimasti privi di lavoro da quando ci fu l’acquisizione dell’immobile di proprietà del Ministero delle Finanze da parte dell’Ente Regionale. Fu allora che il personale operaio addetto alla manutenzione degli impianti di via Gentile finì per essere licenziato, come emergeva perfino dalle interrogazioni presentate al presidente del Consiglio Regionale Introna, che in verità è tornato ad occuparsi dei quattro operai ancora a spesso delle ditte al servizio del Ministero delle Finanze, in attesa che gli stessi tornino ad occuparsi degli impianti della sede ancora in costruzione per la stessa Regione a Japigia. Una vertenza lunga e difficile, dunque, iniziata a giugno 2002, presidente regionale Fitto, con una lunga serie incontri tra sindacati e amministratori di Regione e Provincia di Bari che si impegnarono a trovare soluzioni atte a garantire la ricollocazione dei nove operai (ora come detto ridotti a quattro) addetti ai vecchi impianti dell’ex sede Agenzia delle Entrate. A ricordarlo nero su bianco il verbale d’incontro sottoscritto alla fine di ottobre 2003 in cui era riportato che “Il dott. Sansò (dirigente coordinatore della Regione dell’epoca) conferma la disponibilità dell’Amministrazione regionale ad inserire nei capitolati di appalto che saranno indetti dopo l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione e il trasferimento degli uffici nell’immobile, la clausola circa l’obbligo dell’impresa aggiudicataria dei vari servizi di assumere il personale predetto”. E quest’impegno, vale la pena di ricordarlo, fu ulteriormente rafforzato in un’altra missiva formulata sempre dalla Regione Puglia (prot. n.20/0684/coord. del 28 gennaio 2005) in cui si leggeva che era “…confermata la disponibilità dell’Amministrazione regionale ad inserire nei capitolati di appalto che saranno indetti, appena realizzata e fruibile la nuova sede degli uffici regionali, la clausola circa l’obbligo delle ditte aggiudicatarie dei vari servizi, di assumere il predetto personale”. Ora è stato il Presidente del Consiglio Regionale Onofrio Introna a rivolgersi direttamente a Vendola e all’Assessore ai Contratti e Appalti per capire se l’attuale Amministrazione regionale intende tenere in considerazione gli impegni assunti, perseguendo il principio della “continuità amministrativa”. E cioè quali concrete iniziative intendano adottare alla Regione Puglia per garantire il diritto acquisito degli operai in questione a vedersi ricollocati, dopo per un mero disguido sul bando di gara fu omesso di inserire la clausola di salvaguardia per questi operai. E dopo che, qualche tempo fa, l’ex assessora regionale ai Contratti e Appalti Marida Dentamaro incontro’ una delegazione di quegli operai, dichiarandosi disponibile ad intervenire col collega ai Lavori Pubblici, Fabiano Amati, per trovare una risoluzione al problema. Per il segretario regionale delle Autonomie Ugl, Pasquale Angelillo, è stato un’incontro positivo che
Francesco De Martino
Pubblicato il 26 Febbraio 2013