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La riforma della giustizia al centro dell’inaugurazione dell’anno giudiziario

I magistrati hanno abbandonato l’aula durante il discorso del sottosegretario Sisto

Una relazione con luci ed ombre quella proclamata in occasione della tradizionale inaugurazione dell’ Anno Giudiziario dal Primo Presidente della Corte di Appello di Bari dottor Franco Cassano. E davanti ad un’assemblea frizzante con tanto di protesta da parte dell’ Associazione Nazionale Magistrati in polemica con le scelte del Governo e del Ministro Carlo Nordio. Significativo il testo di un cartello che inneggiava alla Costituzione citando il giurista Piero Calamandrei. Ma veniamo alla relazione e relativi dati snocciolati, talvolta con sussiego, talaltra con la scontata pedanteria di circostanza. Cominciamo dalla Giustizia Civile. I procedimenti portati a definizione in totale sono stati 118, stabili rispetto all’ anno prima. Si è avuto un leggero calo dei procedimenti pendenti finali, 122.000. La durata media dei processi, nei tre tribunali che formano la Corte di Appello di Bari risulta in miglioramento rispetto al passato con una media di 479 giorni. Secondo l’ opinione dei dirigenti dei tre tribunali, le recenti riforme del processo civile non hanno prodotto alcun concreto miglioramento ed effetto deflattivo del contenzioso. Degno  di nota è il dato della sezione lavoro, le cui pendenze sono passate da 2.992 a 1994 con un calo del 37 per cento. Ed ecco alcune criticità: in primis la insufficienza degli organici che rendono necessario il ricorso al doppio incarico per vari giudici, la tipologia dei contratti di lavoro . Pur in queste condizioni la macchina della giustizia fa segnare un lento, ma costante miglioramento della produttività dell’ Ufficio. Veniamo alla giustizia penale che è quella che maggiormente finisce sulle pagine dei giornali. Negli Uffici sono pervenuti 215.340 procedimenti e definiti sono stati 208.000, con un calo dell’ otto per cento. In quanto alle varie Procure della Repubblica il volume complessivo dei procedimenti sopravvenuti ha fatto segnare un lieve incremento del tre per cento. La durata media di giorni risulta pari a 187. Il numero delle intercettazioni, telefoniche ed ambientali è stato di 5. 325 e il costo complessivo di 11. 990. 795  euro. Le misure cautelari  personali sono cresciute da 1. 356 a 1. 525. Piuttosto è da segnalare, secondo il dottor Francesco Cassano: ” L’ assenza di qualsiasi informatizzazione del processo penale. Il Ministero ha tentato di avviare il deposito generalizzato con modalità esclusivamente telematica di atti e documenti a partire dal primo  gennaio 2025 e gli Uffici hanno dovuto ripristinare il deposito analogico degli atti. Con stupefacente disinvoltura la responsabilità della debacle dal Ministero è stata attribuita ad una pretesa mancanta collaborazione istituzionale deli Uffici giudiziari”. Calati del 14 per cento dei delitti contro la PA, leggera diminuzione degli omicidi volontari, idem dei femminicidi da otto a sei, calano anche i tentati omicidi  di genere, dal 10 a 7. Stabili gli omicidi colposi sul lavoro. Crescono i casi di stalking da 1409 a 1447, stabili i reati contro il patrimonio, crescono i furti da 27.808 a 30.292. Le organizzazioni criminali sono presenti in  tutto il territorio della Corte di Appello di Bari,  in particolare quelle di stampo mafioso, e reati  predatori di allarme sociale, assalti ai portavalori, riciclaggio attraverso canali innovativi. ” Massiccio è stato l’ impegno delle Forze dell’ Ordine nel Foggiano per reati di stampo associativo e mafioso” , anche elemento confortante è la presenza e la comparsa di collaboratori di giustizia. Preoccupa il nord della provincia di Bari sino a Giovinazzo e Molfetta, per la presenza di organizzazioni criminali. Resta intatto il problema delle condizioni inumane delle carceri e della edilizia carceraria che fa segnare un dato assolutamente negativo. La capienza è di 1, 493 unità ed invece vi sono 2. 043 detenuti. con top a Foggia dove il sovraffollamento  risulta  al 193 per cento.  Infine un riferimento a Bari e al suo turismo che va regolamentato:” Oggi Bari è una città splendente di cui i cittadini sono orgogliosi,  persino imprevedibilmente è diventata meta turistica, questo risultato è anche merito della Magistratura barese, facendo riferimento ad antichi patti tra criminalità, politica e ceto borghese imprenditoriale. Il collegamento è a grandi inchieste tra le quali il rogo del Petruzzelli. In quanto alla protesta dei Magistrati, Salvatore Casciato, segretario generale ANM ha detto ha margine: ” La riforma digitale del processo penale è stato un flop. La recente riforma della giustizia porta ad un controllo della politica sull’ attività dei Magistrati a tutto vantaggio appunto die politici, saranno penalizzati i cittadini e  non si sono accorti che per una eterogenesi dei fini, proprio il Pm risulta rinforzato”. Il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto: ” Non capisco questa protesta che  di fatto non è contro il Governo,ma contro una legge sovrana fatta da  un Parlamento sovrano che è quello che comanda secondo la Costituzione. Margini di miglioramento Deciderà il Parlamento secondo l’ art 138 della Costituzione. Penso che sia una protesta eccessiva”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 25 Gennaio 2025

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