Cronaca

La ripicca di Emiliano per la “Leopolda” renziana

 

La campagna elettorale regionale è finita da quasi sette mesi però, secondo qualche addetto ai lavori della politica, il candidato presidente eletto del centrosinistra, Michele Emiliano, non ha ancora smesso di fare proselitismo politico. Infatti, sostiene lo stesso, il neo governatore pugliese potrebbe avere in prospettiva l’obiettivo di  assurgere a leader nazionale del Pd e quindi di sfidare in futuro il premier Matteo Renzi per la guida nazionale del partito. Proposito, questo, per la verità più volte smentito a parole da Emiliano, ma che nei fatti, in realtà, potrebbe verosimilmente essere il filo conduttore più probabile per spiegare alcune delle prese di posizione politiche di Emiliano, come ad esempio quella sulla riforma Renzi sulla “buona scuola” o il tentativo di fare della Puglia la capofila del “patto per il Sud” e nella richiesta del referendum “No triv”, o taluni comportamenti politici che lascerebbero comunque intravedere una volontà a farsi spazio nello scenario politico nazionale, piuttosto che  governare soltanto la Puglia. E che tra il governatore pugliese ed il segretario premier del Pd non ci sia un buon feeling è cosa risaputa da tempo tra gli addetti ai lavori della politica, perché traspare dalle posizioni di entrambi, sia nei comportamenti che nelle rispettive dichiarazioni. Un’ultima conferma in tal senso è giunta nel corso dell’intervista rilasciata ierimdal presidente della Regione Puglia, che è stato ospite del programma di Rai Radio2 “Un Giorno da Pecora”, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Infatti, alla domanda se si sarebbe recato a Firenze alla convention del Pd organizzata alla Leopolda, il governatore pugliese ha risposto retoricamente: “Io alla Leopolda? No, sono a Parigi per Cop21, ho un’ottima scusa per non andare. E nel weekend sto con i miei figli”. Anzi, Emiliano, approfittando di tale domanda, ha colto l’occasione per ricordare che al premier Renzi ha inviato ben tre lettere sulla possibilità di spostare il gasdotto che, dall’Azerbaijan, dovrebbe arrivare sulla costa pugliese in località San Foca di Melendugno (Lecce). Lettere a cui Emiliano non ha ancora ricevuto alcuna risposta. Ed a tal proposito il governatore pugliese ironicamente ha commentato: “Alla Leopolda, a furia di non rispondere alla lettere, finisce che non ci andrà più nessuno”. Insomma, come dire: “Renzi non risponde alle mie lettere ed io diserto la convention di Firenze”. Pero, l’intervistatore in ogni caso ha chiesto ad Emiliano: “Lei, comunque, è stato invitato alla manifestazione renziana? E lui di rimando: “Non ci sono inviti alla Leopolda, uno ci va e porta quello che può: orecchiette alle cime di rapa, patate”. Quindi, il governatore ha voluto quasi scherzarci sopra a tale domanda. Ma, per i soliti malpensanti più che uno scherzo, si è trattato di un vero e proprio affronto. Infatti, è sembrato quasi – dicono i malpensanti della politica – che Emiliano abbia voluto minimizzare l’importanza della manifestazione renziana di Firenze, se non addirittura deriderla. Ed in effetti non hanno, forse, affatto torto. O, quantomeno, dal contesto e dal tenore della risposta sembrerebbe che lo scopo sia stato proprio quello di lanciare un’ulteriore frecciata ironica al leader del Pd, per mero risentimento del mancato invito ed altrettanto per le mancate risposte alle sue missive. Ma Renzi continuerà ad ignorarlo? Pero, il match forse è appena agli inizi.

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 12 Dicembre 2015

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