La sabbia dei miracoli è nera
Cosa non vedi in spiaggia : bimbi che costruiscono castelli, gioventù seducente che si mette in mostra, anziani che giocano a carte… E poi c’è chi fa il bagno e chi prende il sole, ovvero chi sceglie di rinfrescarsi e chi… d’accaldarsi. Quest’ultima ‘specie’ contempla una ristrettissima e singolare sottospecie. Qualche volta a Pane e Pomodoro capita di incappare in tipi stesi sulla sabbia senza asciugamano. Uno spesso strato di sabbia li copre sino al collo. La loro immobilità ha dell’innaturale, oltre che dell’inquietante. Con l’espressione tra il paziente e il rassegnato, attendono. I più stoici spingono la loro pazienza sino ai sessanta minuti. Sono i ‘devoti’ della psammaterapia, comunemente detta ‘terapia della sabbia’, ‘sabbiatura’o ‘bagno caldo di sabbia’, una pratica tanto antica quanto benefica per chi soffre di artrosi o reumatismi, talune malattie della pelle e allergie, infiammazioni polmonari, osteoporosi, o per chi sia reduce da fratture, lussazioni, distorsioni (la sabbiatura è però sconsigliata a cardiopatici, ipertesi, ipotesi, diabetici ed anemici). Il miracolo psammoterapico è frutto del dono che ha la sabbia di cedere calore senza ustionare e dei sali minerali attaccati ai suoi granelli (si consiglia di praticare la sabbiatura tra le 11 e le 15, non prima d’essersi bagnati con l’acqua di mare e aver lasciato asciugare il corpo esponendolo al sole). Ma a Pane e Pomodoro questi ‘devoti’ perdono il loro tempo. La psammoterapia funziona solo con la sabbia giusta, che è quella nerastra, tipica degli arenili che si allargano intorno a Zapponeta. Snobbata da molti perché darebbe di sporco o d’inquinato (ma qui c’è di mezzo anche lo stereotipo della rena dal colore ambrato ed uniforme imposto da spot e immagini pubblicitarie), la sabbia scura deve il suo aspetto alla forte presenza di minerali ferrosi. Ed è proprio questa ‘ferrosità’ a renderla miracolosa contro i malanni di cui sopra. Quello di Zapponeta non è l’unico lido ‘nero’ di Puglia. Arenili striati di scuro s’incontrano anche ad Alimini. A sentire gli studiosi il responsabile anche di questa presenza è l’Ofanto : Dalle sue sorgenti (non lontane dall’area vulcanica del Vesuvio) il nostro maggior fiume trasporta in Adriatico materiali ferrosi dei quali la maggiore parte viene restituita a riva e va a depositarsi a Zapponeta ; il resto, catturato dalle correnti, viene sospinto a sud sino a ricadere sulle nostre coste del Canale d’Otranto. Chi però per ragioni di privacy volesse praticare la psammoterapia lontano da sguardi indiscreti può utilmente bussare ai centri termali o ai più attrezzati istituti di bellezza e benessere. Attenzione però, lontano dalla spiaggia l’azione salutare della sabbia calda si riduce sensibilmente perché, sebbene vengano riprodotte le condizioni naturali del mare, la sabbiatura artificiale non ha la ionizzazione attivata dai raggi del sole, elemento indispensabile per una maggiore azione curativa. – Nell’immagine la spiaggia nera di Margherita di Savoia.
Italo Interesse
Pubblicato il 29 Luglio 2017