Cronaca

La sede della Prima Circoscrizione simbolo di abbandono e degrado del territorio

E la bandiera dei tre colori è sempre stata la più bella….così comincia un bel canto dedicato alla nostra bandiera il simbolo della nostra Repubblica. A Reggio Emilia, luogo storico del Risorgimento,  la bandiera tricolore sventolò per la prima volta, portatavi dall’armata napoleonica che aveva fondato la repubblica Cisalpina su un territorio strappato all’Austria e ai Savoia, più o meno corrispondente a quello che la Lega usa chiamare Padania.

Dalle nostre parti pare che certi valori come la bandiera italiana siano stati depositati nel dimenticatoio. In particolare ci riferiamo alla mancanza delle bandiere sui pennoni esistenti in Piazza Bellini, sede della Prima Circoscrizione. Qui da tempo non solo manca la bandiera del comune di Bari, la bandiera dell’Europa  ma addirittura la bandiera italiana .E’ pur vero che la legge italiana obbliga ad issarla in determinate circostanze ma in realtà nemmeno questo obbligo viene soddisfatto perché, dicono gli addetti al lavoro, l’attuale bandiera, donata pare dal Generale Emanuele Sblendorio , è conservata negli uffici circoscrizionali per sottrarla ai ladri che avevano rubato la precedente. Una motivazione scarsa e fuori luogo in quanto a detta di molti cittadini per evitare il furto le bandiere possono essere piazzate in alto in prossimità dei parapetti dell’edificio ed in questo senso auspicano che i responsabili istituzionali pongano in essere le azioni di competenza.

La bandiera ,purtroppo ,è la punta di un iceberg di degrado ed abbandono che affliggono da tempo l’immobile di Piazza Bellini che  si sposa benissimo con tutti i mali e problemi che affliggono da tempo tutti i quartieri della Prima Circoscrizione.

Non è una novità per esempio che durante le giornate particolarmente ventose si stacchino pezzi di cornicione metallico mettendo a rischio la vita di qualche cittadino che casualmente si trovi in quei paraggi. Muri perimetrali esterni facilmente perforabili con oggetti appuntiti. A Settembre 2011 il noto imprenditore palesino Vito Vasile donava alla prima circoscrizione  ,dopo averla fatta restaurare, un monumento prezioso della storia locale, la fontana “Castellucci” meglio conosciuta come la fontana degli spazzini che nel corso di decenni aveva dissetato tanti cittadini che dopo i bagni al mare rientravano alle loro dimore stanchi e con le gole arse. La fontana fu collocata sulla piazza di fronte alla nuova sede circoscrizionale in via Priolo e dopo pochi mesi la pompa dell’acqua andò in tilt e non fu riparata e qualche vandalo, tempo dopo,  spaccò in due il cilindro di pietra che conteneva il tubo da dove sgorgava l’acqua per alimentare la vasca.. I 2 pezzi da più di un anno giacciono abbandonati in un sottoscala senza che nessuno abbia provveduto alla riparazione.

I cittadini della Prima Circoscrizione si sentono trascurati ed abbandonati , i loro problemi vengono sistematicamente accantonati, cancellati come le scritte identificative della sede della Circoscrizione dove tutte le lettere nel corso del tempo sono “LETTERALMENTE” sparite e fino ad oggi non si è provveduto a rimettere tutto a posto. Le piccole aiuole di Piazza Bellini sono sede di erbacce infestanti seccate ed anche i candidi ciotoli che ornavano il pavimento sono letteralmente spariti.

Tutto questo è normale  per molti cittadini, la sede della Prima Circoscrizione è in abbandono continuo ed il degrado ne è parte integrante, tutto  in perfetta sintonia con l’abbandono sociale e non  a cui il comune patrigno ha deciso di condannare tutti i cittadini dei quartieri della 1^Circoscrizione.

Gaetano Macina


Pubblicato il 18 Luglio 2013

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