La siccità minaccia la quantità di olive e naturalmente il prezzo
La siccità minaccia la quantità di olive e naturalmente il prezzo dell’oro giallo, vanto di Puglia. Il Quotidiano di Bari ne ha parlato con Pasquale Mastrandrea, Presidente di Assoproli e con Gennaro Sicolo Presidente Nazionale di Italia Olivicola.
Mastrandrea, che annata si prevede?
“Il caldo e soprattutto la siccità prolungata si faranno sentire. Ha piovuto pochissimo o quasi per niente e questo ha creato problemi all’ irrigazione”.
Cioè?
“Ci sono zone dove non è stato possibile irrigare con una certa continuità e allora il prodotto è stato compromesso, mentre in quelli dove siamo stati in grado di irrigare la situazione tutto sommato è normale”.
Produzione di olive compromessa?
“In parte direi di sì, a tanto occorre aggiungere i costi elevati dell’acqua e dell’irrigazione che sono aumentati. Anche se dovesse piovere ora non servirebbe perchè l’oliva non si è formata, peccato. Insomma, la siccità ci ha causato e ci causa guai”.
La qualità come sarà?
“Buona, non abbiamo avuto parassiti, tipo la mosca. Ecco perchè a fronte di una riduzione della quantità nella misura di un trenta- quaranta per cento, la qualità sarà buona”.
Prezzo, salirà?
“Non lo sappiamo ancora con esattezza, ma è ragionevole prevedere un aumento nel costo dell’olio”.
Ecco Gennaro Sicolo: “Le prime avvisaglie non sono rassicuranti, specie sui prezzi, paventiamo condizioni non remunerative e non competitive per il settore. Inoltre la siccità ha fatto il resto, in alcune zone non è piovuto per mesi e questo naturalmente ha compromesso la crescita delle olive con diminuzione della quantità. Vedremo che cosa accadrà, ragionevole pensare ad un aumento del costo dell’olio”.
BV
Pubblicato il 13 Ottobre 2021