Cronaca

La sicurezza passa anche attraverso il buon funzionamento dei passaggi a livello

 

La sicurezza ferroviaria in Puglia non riguarda solo la percorrenza dei treni sulle tratte a binario unico, ma anche quella di pedoni, motociclisti ed automobilisti che attraversano i passaggi a livello e che, quando i meccanismi di abbassamento delle sbarre o i comandi di chiusura vanno in tilt, non si chiudono, creando seri rischi alla sicurezza stradale e, quindi, alla pubblica incolumità. A lanciare l’allarme per le numerose segnalazioni di passaggi a livello a cui non si sono abbassate le sbarre durante il passaggio del treno è il capogruppo del “Movimento 5 Stelle” nell’Aula di via Capruzzi, Antonio Trevisi, che, con una nota, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge sulla mobilità sostenibile volta anche ad aumentare la sicurezza attraverso sistemi automatizzati, oltre che chiedere ai sindaci dei comuni nel quale sono presenti passaggi a livello ferroviari che hanno presentato anomalie che, nelle more della predisposizione dei nuovi sistemi di sicurezza, gli organi di polizia locale vigilino sui passaggi più a rischio, al fine di scongiurare eventi dannosi e nuove tragedie. Infatti, “sono all’ordine del giorno segnalazioni di cittadini che si sono trovati davanti al passaggio di un treno con le sbarre completamente alzate” ha dichiarato nella nota l’esponente pentstellato della Regione Puglia che, proseguendo, ha rilevato l’enorme rischio sia per la vita dei passeggeri all’interno dei convogli che per chi attraversa i binari. “Un rischio ancora più elevato – ha aggiunto Trevisi – in una regione come la Puglia che è fra le regioni con il più alto numero di attraversamenti a raso (il record spetta alle Ferrovie Sud Est con 515 passaggi a livello, dei quali 418 su strade pubbliche e 97 su strade private), al punto che diversi primi cittadini sono arrivati a scrivere a Claudio Palomba (ndr – Prefetto di Lecce) e al commissario straordinario di Fse (ndr -Andrea Viero) per chiedere urgenti provvedimenti”. Il capogruppo del M5S alla Regione ha, poi, pure spiegato che in consiglio regionale i rappresentanti “grillini” si stanno impegnando come gruppo per far approvare una proposta di legge regionale sulla mobilità sostenibile finalizzata anche ad inserire alcune proposte per ridurre i rischi ai passaggi a livello con sistemi di sicurezza automatizzati che intervengono in caso di errore o guasto. Inoltre,ha dichiarato Trevisi, “nell’attesa di un adeguamento della rete ferroviaria verso standard di maggiore sicurezza i sindaci dei Comuni interessati potrebbero, tramite la disponibilità dei proprio organici di Polizia locale, istituire una sorta di “pronto intervento” presso i passaggi a livello almeno nelle ore di punta”, concludendo che: “E’ necessario intervenire tempestivamente, perché non possiamo aspettare che arrivi sempre una nuova tragedia per rendercene conto.” Va poi ricordato che il problema dei passaggi a livello che, a volte, restano aperti durante il passaggio di convogli non riguarda solo le ferrovie concesse, qual è la “Sud Est”, quindi di ferrovie locali e secondarie, ma il fenomeno è capitato anche su tratti di Rete ferroviaria nazionale, come quello della linea Adriatica di Rfi. In particolare, episodi di passaggi a livello che sono rimasti aperti, per inceppamenti nell’automatismo di chiusura o comando, si sono verificati anche su qualcuno dei sette passaggi a livello di Rfi che interessano la periferia nord di Bari, ossia quella dei centri abitati di Palese e Santo Spirito, dove le intersezioni a raso del fiume di binari di Rfi con ben sette vie urbane è da decenni un problema irrisolto del Comune di Bari e delle ex FF.SS. Infatti, nonostante le numerose tragedie verificatesi nel coso degli anni (per fortuna finora non dovute alle sbarre rimaste alzate!) in prossimità dei binari di alcuni passaggi a livello di Palese e Santo Spirito, a causa dei lunghi tempi di attesa dietro le sbarre abbassate, che spesso inducono ad incauti attraversamenti pedonali passando sotto le barriere chiuse, nel 2010 il Comune di Bari ha scelto di dare priorità allo spostamento dei binari nella parte sud della Città (i quartieri Madonnella e Japigia-Toprre a Mare), dove i passaggi a raso di Rfi sono stati da tempo tutti eliminati, tralasciando invece i sette passaggi a livello della parte nord, Palese e Santo Spirito per l’appunto, che nei prossimi anni saranno eliminati con i muri, anziché con il possibile interramento dei binari, così come era stato progettato da uno studio di fattibilità commissionato dalla Regione nel 2006 alla società di ingegneria “Progefer srl”. Pero, quello dell’eliminazione dei binari dal centro abitato dell’ex frazioni a nord del capoluogo è un problema atavico di messa in sicurezza cittadina che poco ha a che vedere con quello dei passaggi a livello che, per guasti o accidentali difetti di funzionamento, non si chiudono al passaggio del treno.

 

Giuseppe Palella

   

 

 


Pubblicato il 3 Settembre 2016

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