La solitudine spalanca l’abisso
Martedì prossimo, 25 marzo, alle 11:00, all’Anchecinema, nell’ambito del Bif&st verrà proiettato ‘Bluerose’, del regista M. Mongelli, interpretato da A. Maddalena
Una donna sola e avvenente, vedova da due anni di un marito amatissimo, vive una solitudine assai mesta. A nulla valgono le telefonate dell’amica Giulia, Poi alla solitudine s’aggiunge l’isolamento imposto dalla pandemia. Al lavoro provvede in smartworking, al resto con le fugaci uscite consentite dalla Legge. Alla lunga la restrizione ha un effetto devastante sul pensiero della giovane vedova, che comincia a frequentare siti di incontri per cuori solitari esponendosi ai rischi che vengono da balordi, incoscienti, sociopatici, incontinenti sessuali ed altri cattivi rappresentanti della fauna umana. Impossibilitata a tornare indietro, la donna rotola verso il personale inferno. Ma il caso e l’amore verranno ad acciuffarla per i capelli… Questo è ‘Bluerose’, un film di Mimmo Mongelli e interpretato da Antonella Maddalena che martedì prossimo, 25 marzo, alle 11:00 verrà proiettato all’Anchecinema. L’opera si presenta ben accreditata, essendole stati riconosciuti più premi nel circuito del cinema indipendente nazionale ed internazionale ; e la sua unica interprete, Antonella Maddalena, è stata riconosciuta come Miglior Attrice al Cine Paris Film Festival, al Best International Film Festival, al Barcelona Planet Film Festival e al Nawada International Film Festival. ‘Bluerose’ nasce come esperimento e l’improvvisazione vi giuoca un ruolo determinante, nel senso che nella costruzione dell’unico personaggio intimità ed emozione si coniugano con efficacia dando vita ad una formula espressiva sempre fluttuante. Un film che ha il sapore della sfida creativa ed emotiva, girato in modo “artigianale e ruvido” e che, pure quando è tornato in lavorazione a pandemia finita, ha mantenuto intatte le caratteristiche estetiche. “Un racconto denso e leggero, drammatico e ironico”, girato quasi sempre in interni (l’appartamento della protagonista), con mezzi ridotti e luci naturali. Si diceva prima di cose come pandemia e lockdown alla base di ‘Bluerose’. Ma la pellicola di Mongelli, che è prodotta da 7th Art International Agency, ha origini anche più remote e che vanno ricercate nel discorso tenuto da Hannah Arendt nel 1950 in occasione della consegna del premio Lessing ; nella circostanza la filosofa e politologa tedesca, parlando della libertà e delle sue numerose forme, mise quella di muoversi al primo posto. La lettura di quel saggio, casualmente occorsa nel funesto frangente di quattro anni fa, ha dato il ‘la’ ad un progetto di colore intimo e al contempo di carattere universale per il fatto di ricollegarsi alla più vasta esperienza collettiva della storia dell’umanità, quell’emergenza sanitaria riconosciuta dall’Organizzazione mondiale della sanità il 30 gennaio 2020 e ufficialmente chiusa il 5 maggio 2023.
Italo Interesse
Pubblicato il 21 Marzo 2025