Cronaca

La speranza di accaparrarsi un posto sicuro in lista per l’elezione

 

Le polemiche all’interno di Pd e Sel, tra i diversi candidati scesi in campo alle primarie di domenica scorsa con la speranza di accaparrarsi un posto sicuro in lista per l’elezione in Parlamento, non si placano. Anzi, il clima politico creatosi nei due partiti che hanno celebrato le primarie per scegliere in anticipo i nomi di coloro che dovrebbero occupare uno scranno, è tutt’altro che disteso, nonostante siano trascorsi già cinque giorni dallo scrutinio dei voti. Infatti, i risultati delle primarie di Pd e Sel per la scelta dei parlamentari avranno sicuramente delle ripercussioni  sugli equilibri interni ai due partiti e quelli politici pugliesi, a cominciare da Comune di Bari e Regione, dove è già noto che, oltre al governatore al capogruppo del Pd, Antonio De Caro, ed al governatore pugliese,Nichi Vendola, anche ben quattro assessori della sua giunta, Michele Pelillo ed Elena Gentile del Pd, Dario Stefano della civica “La Puglia per Vendola”  e Nicola Fantoianni di Sel, andranno sicuramente ad occupare un posto in Parlamento, dopo le elezioni politiche del 24 e 25 febbraio prossimo. Quindi, le fibrillazioni conseguenti alle primarie della scorsa domenica non sono soltanto dovute ai risultati riportati da vincitori e sconfitti, ma soprattutto ai giochi che le diverse anime interne al Pd e Sel hanno già aperto in vista delle successive consultazioni elettorali, che si svolgeranno in Puglia entro la primavera del 2014. Infatti, alla Regione si sono già aperte le danze tra coloro che vorrebbero occupare i posti di giunta che si dovrebbero liberare entro febbraio prossimo, sia pur per i pochi mesi che seguiranno alle politiche ed anticiperanno le prossime regionali. Mentre al Comune di Bari la corsa riguarderebbe coloro che vorrebbero competere alle primarie per la candidatura a sindaco, dopo l’uscita di scena di Michele Emiliano. Un’ uscita che, alla luce degli equilibri emersi dalle primarie per i parlamentari, sembrerebbe alquanto traumatica per il centrosinistra barese, poiché qualcuno degli assessori di Emiliano esclusi dalla corsa per il Parlamento potrebbe ora avanzare pretese per la candidatura a Primo cittadino. Ma anche la corsa per la successione a Vendola nella guida della Regione per il centrosinistra non potrà non risentire degli effetti provocati dai risultati delle primarie di domenica scorsa. Infatti, il clamoroso flop elettorale del fratello del sindaco Emiliano, che neppure a Bari città è riuscito a riportare alle primarie un risultato soddisfacente per l’esponete di famiglia, aprirà sicuramente una discussione molto accesa all’interno del Pd pugliese sulla scelta futura del nome da candidare alla guida della Regione, dove i pretendenti del Pd per quella poltrona, dopo le politiche, potrebbero addirittura moltiplicarsi, soprattutto se in Puglia la coalizione di centrosinistra e, in particolare, il Partito democratico alle elezioni di febbraio prossimo dovessero ottenere un soddisfacente risultato, con la vittoria sia alla Camera che al Senato. Infatti, secondo alcune indiscrezioni, molti esponenti locali di Pd e Sel sono convinti che questa volta in Puglia la coalizione di centrosinistra, alle politiche, potrebbe fare il pieno di voti, e quindi di seggi, per cui anche nelle successive elezioni amministrative e regionali la stessa coalizione, secondo le loro previsioni, potrebbe conseguire facilmente analoghi risultati. Però in politica, come è noto, nessun risultato è mai stato scontato e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. E adesso ancor di più, se si considera che l’astensionismo dalle urne e gli umori degli elettori sono fattori così imprevedibili che a volte persino i più esperti sondaggisti non riescono a prevedere. Ed a conferma di ciò, la scorsa domenica, primarie “docet”.              

Giuseppe Palella


Pubblicato il 4 Gennaio 2013

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