La storia dell’Adria Bari verso il traguardo più grande, i Play-In Gold
Un sogno coltivato per 20 anni, il desiderio di creare una società faro per il basket barese

Un sogno coltivato per 20 anni, il desiderio di creare una società faro per il basket barese, lavorando con i giovani del proprio settore giovanile, partendo dalla D e percorrendo tutta la trafila dalla serie C, C Silver, C Gold e B interregionale, fino ad arrivare alla disputa, per la prima volta, dei Play-In Gold. L’Adria è, di fatti, attualmente la società di pallacanestro con il titolo sportivo più importante della città di Bari, apprestandosi a lottare per la prima promozione storica per il basket barese in Serie B Nazionale.
Valerio Lonoce, team manager dell’ Adria Basket Bari, Team e Project Coach dal 2011, già coach nel settore giovanile della pallacanestro da quasi 40 anni, attualmente in forza all’Adria Academy, ci ha raccontato come e quando è nato il progetto Adria: “Il progetto Adria è nato nel 2004, quando il professor Bernardi, attuale presidente dell’Adria Bari, il professor Favia, presidente della Japigia, e Leo Cusmai, presidente storico della polisportiva Don Bosco, fecero un accordo che allora fu da me denominato ‘Gruppo Pallacanestro Bari’, GPB. Dal punto di vista tecnico-sportivo, invece, l’Adria acquisì il titolo da una società storica di Monopoli che aveva fatto la Serie C, da cui prese il nome, per ripartire proprio da quella categoria, spostando l’organizzazione nel capoluogo pugliese e fondando quella che oggi è riconosciuta come Adria Bari. L’intento era quello di radicare il basket nei quartieri di Bari non coperti da altre società sportive come il Cus, in zona Lungomare, e l’Angiulli, zona Santa Fara. All’epoca c’era tanta collaborazione tra le società. Alla base del progetto c’era anche la fondazione di un consorzio tra le società sportive, creato assieme a Dimitri Patella, per portare avanti un settore giovanile importante e florido. Questa collaborazione è durata fino al 2008-2009, anno in cui si disputò un campionato di Serie B2”.
Da quel momento, ci ha spiegato il team manager Lonoce, le strade tra le società affiliate si sono divise dal punto di vista tecnico-sportivo e l’Adria ha proseguito il proprio cammino in maniera autonoma: “La collaborazione con le altre società di basket è proseguita fino al 2009-2010, dopodiché il Gruppo Pallacanestro Bari si sciolse e il basket barese restò unito solo a livello sociale, grazie ad un progetto intrapreso da Leonardo Di Cillo, introdotto da Donato Ravelli, denominato Bari Basket Soul, con l’idea di diffondere il basket per le strade di Bari. L’iniziativa venne sostentata anche dalla Wild Card della Federazione di Pallacanestro, giunta grazie a Dino Meneghin. Vennero impiantati diversi canestri nelle periferie della città (Parco Due Giugno, Santa Caterina, in Via Caldarola a Japigia, al Cus stesso) con il logo di Bari Basket Soul, per incentivare l’avvicinamento dei ragazzi a questo sport”.
Le stagioni 2010-2011/2011-2012 rappresentarono un vero spartiacque per l’Adria, che si staccò definitivamente dal CUS Bari, come ha continuato Lonoce: “Ci fu un accordo con il Corato, con la Scuola Basket Casillo, e si disputò la Serie C con i migliori giocatori dell’Adria e del Don Bosco. Sono stati anni importanti per la formazione di molti giovani che poi si sono affermati a livello professionistico. Tra questi si distinse Elio Preite che, ad appena 16 anni, è stato uno dei primi giocatori ad aver partecipato all’accordo con il Corato nel 2011-2012 nelle fila dell’Adria Bari. Il giocatore, classe 94, ha poi maturato esperienze successive professionistiche di livello, anche in forza al Brindisi in A2. Ritornato a Bari due anni fa è, allo stato attuale, il giocatore più rappresentativo della storia dell’Adria dal settore giovanile alla prima squadra. Capitano dell’Adria Bari, assieme a Santiago Rodríguez, Preite è l’unico giocatore, nell’attuale roster, nativo della città di Bari”.
L’anno della svolta è stato il 2014-2015 con l’inizio della collaborazione con la Pink Bari Basket e la presidentessa Patrizia Aldini presso il Palabalestrazzi e la creazione dell’Adria Academy come settore giovanile maschile: “L’Adria Academy si occupa della formazione del settore giovanile e può vantare, oltre al mini basket in comune con la Pink, da quest’anno anche una C femminile. Dal 2017-2018 la situazione è stata presa per mano da Mario Lo Izzo, diventato un punto di riferimento per la società, avendo contribuito alla risalita della prima squadra dell’Adria dalla D alla C”.
Nella stagione attuale, l’Adria ha disputato il campionato di Serie B interregionale ed ha conseguito la salvezza automatica anzitempo. A margine dell’ultima gara della regular season contro l’Avellino, l’Adria ha chiuso la prima fase del campionato in quarta posizione, piazzamento che consente alla squadra di basket barese di accedere ai Play-In Gold con un tesoretto di partenza di 6 punti.
Una nuova fase a girone attende, quindi, i ragazzi di coach Console, quella dei Play-In, essendo rientrati tra i primi sei in classifica nel proprio girone. Valerio Lonoce ci ha spiegato quali sono le prossime tappe del campionato dell’Adria: “Il campionato di Serie B interregionale italiano è organizzato in 4 conference, formate da 24 formazioni divise in 8 gironi: Nord-Ovest con girone A e B, Nord-Est con girone C e D, Centro Italia con girone E ed F, Sud Italia con girone G ed H. A margine della classifica di ogni girone, dopo la prima fase, le prime sei squadre classificate partecipano ai Play-In Gold. Il nostro girone G andrà ad affrontare le prime sei formazioni del girone H, ovvero quello composto da squadre della Campania, Calabria e Sicilia. I punti acquisiti nella prima fase verranno azzerati, mentre verranno mantenuti i soli punti degli scontri diretti delle prime sei classificate. Nella fase Play-In si affronteranno in casa e in trasferta le squadre che non si sono ancora sfidate nella prima fase per ulteriori 12 giornate. Finiti i Play-in Gold, le prime 8 classificate disputeranno i Play-Off in gare di andata, ritorno ed eventuale bella a casa della squadra che si è piazzata meglio, quindi si affronteranno I-VIII, II-VII, III-VI, IV-V. La cerchia si ridurrà da 8 a 4 e a 2 squadre, fino ad arrivare al vincitore che salirà in Serie B nazionale. Ci saranno, quindi, quattro promozioni, una per ciascuna conference”.
La solidità dell’Adria è il frutto del lavoro costante di uno staff di professionisti composto da: Mario Lo Izzo direttore generale, Valerio Lonoce team manager, Nicola Ferrante direttore generale dell’Academy, Console Vito allenatore, Caporusso Roberto primo assistente, Roberta De Tullio preparatrice atletica, Simone Filippo medico, De Palma Giuseppe massaggiatore, Luigi Sassanelli dirigente e Faraone Daniele addetto arbitri.
In questo contesto di professionalità e progettualità si inserisce anche la partnership della Tecnoeleva, main sponsor a partire dal 2022, rappresentata da Michele Fiore, project manager ed interlocutore con la società Adria, e Francesco Gelao, Ceo dell’azienda. La Tecnoeleva è nata nel 1998 e si occupa del noleggio di mezzi di sollevamento ed attrezzature per i settori dell’edilizia e dell’industria. La partnership ha lo scopo di mostrare vicinanza alla città di Bari, attraverso un contributo sociale finalizzato alla valorizzazione del territorio e delle eccellenze baresi.
L’appuntamento verso la storia del basket barese è, quindi, per la disputa dei Play-In Gold della Tecnoeleva Adria Bari, validi per la promozione in Serie B Nazionale. Le partite casalinghe, come consuetudine, si disputeranno al Palabalestrazzi, in Via Turati a Bari.
Tess Lapedota
Pubblicato il 4 Febbraio 2025