Cultura e Spettacoli

La ‘tiella’ della speranza

 

E’ dura ma è così : Informatissimi in ordine a ogni novità Mc Donald o in fatto di patatine imbustate, merendine, snack ed altri orrori alimentari, i giovani ignorano i fondamentali della cucina, specie di quella locale. Venendo a quei ragazzi che al sabato notte gozzovigliano nei pub del capoluogo, quanti di essi saprebbero cucinare, per esempio, un piatto della nostra tradizione? Temiamo numeri bassissimi. E nella confusione ‘globale’ che si fa pure in cucina c’è il rischio che, affidati a cuochi improvvisati, i piatti tipici della nostra tradizione smarriscano l’antica ricetta e si imbastardiscano. Non è più il caso che altri pezzi della nostra cultura vadano perduti. Di ciò consapevole, la Compagnia della Lunga Tavola, associazione che si raccoglie attorno al gastronomo Sandro Romano e che da molti anni si batte per esaltare la migliore cucina nel nome della più sana convivialità, ha dato vita a un simpatico evento.  Nell’ambito di una serie di iniziative intitolate ‘Mordi la Puglia’, sabato scorso ha fatto spicco ‘Riso, Patate & Cozze’. Nei ristoranti che hanno aderito all’evento una ‘tiella’ di riso patate e cozze preparata secondo le più accreditate regole e utilizzando la migliore materia prima è stata offerta in omaggio a tutti i clienti. Ingolositi dalla prospettiva di sapori originali, abbiamo voluto toccare con mano. Sicché tre sere fa eravamo a La Gassa D’Amante, un piccolo e accogliente ristorante del capoluogo la cui cucina è affidata al giovane chef Antonio Malanga. Segnalata l’ottima qualità del servizio e delle altre cose messe in tavola, veniamo alla tiella preparata da Malanga : Apprezzabile innanzi tutto il fatto che preventivamente ci sia stata domandata la preferenza fra tiella calda o tiepida. Caduta la nostra preferenza su quest’ultima, la porzione ci è stata servita dentro una terrina tipicamente nostrana. L’impiego di pomodorini piccole e tondi, il calibrato uso del pepe, l’astuzia di lasciare i mitili nel loro guscio e di spargere qualche fetta di zucchina per mantenere umido il riso hanno reso il piatto delizioso. E a quanto ci è parso di capire studiando i gesti e le espressioni dei clienti seduti agli altri tavoli, la tiella del giovane chef (tra l’altro formatosi in un Alberghiero della città) ha proprio fatto centro. Un successo davvero questa iniziativa. Perché è proprio di sorprese, di gesti di cordialità come questi che il pubblico dei ristoranti ha bisogno, un po’ per fidelizzarsi, un po’ per rieducarsi ai sapori ‘corretti’. Ed ecco il punto, adusi come siamo divenuti a surgelati, precotti, prodotti in scatola e altri cibi mordi e fuggi, stiamo perdendo di vista la nostra identità alimentare. Trovate come ‘Patate, Riso & Cozze’ restituiscono fiato, alimentano la speranza di ritrovare noi stessi, almeno a tavola.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 30 Aprile 2013

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