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La vendita del Bari al bivio: domani il giorno della verità

In attesa di conoscere sviluppi ufficiali, attesi per la giornata di domani, si accavallano le smentite piu’ o meno ufficiose, attorno all’acquisto del Bari Calcio, dopo il silenzio dietro il quale s’è trincerato il ‘mediatore’ Gianluca Paparesta. Un silenzio ostinato e immotivato, come hanno osservato parecchi commentatori non solo sportivi. Ma tant’è. Quel che è certo che ieri la ‘Media partners & Silva’ ha fatto sapere di essere solo partner commerciale del Bari Calcio e non un suo azionista. Questa la precisazione della società che, difatti, si occupa di compravendita di diritti tv sportivi dopo le indiscrezioni che vogliono il gruppo irlandese coinvolto nell’acquisto della squadra di calcio. Nei giorni scorsi l’ex arbitro ed ex assessore barese Gianluca Paparesta si è fatto avanti per rilevare la società sportiva e indiscrezioni di stampa avevano in queste ultime ore ipotizzato la presenza della Mp&Silva come vero acquirente del club. In una nota, invece, Media Partners & Silva puntualizza di aver solo raggiunto un accordo con la società italiana Football Club Bari 1908 per un’opzione di acquisto di futuri diritti commerciali del Bari. Insomma, un’altra operazione di Paparesta su diritti che riguardano sponsorizzazioni, organizzazione di partite amichevoli all’estero e diritti di trasmissione di un futuro Official channel del Club. Un rapporto – si fa notare – analogo a quello che il gruppo ha con oltre sessanta società sportive sparse in tutto il mondo. “Contrariamente a quanto erroneamente riferito, il gruppo MP & Silva – conclude il comunicato diffuso ieri per evitare altri equivoci – non ha acquisito e non ha intenzione di acquisire quote di proprietà o partecipazioni di alcun genere e tipo nel club del Bari”. Allora, come mai ancora tanti misteri sul vero acquirente della nuova societa’ di calcio biancorossa? Perché Paparesta continua a trincerarsi nel suo silenzio, una riservatezza che forse aveva senso prima dell’asta di martedi’, ma non piu’ a cose fatte? L’acquisizione del club, per 4.8 milioni di euro, rappresenta ancora un ottimo affare, anche se potrebbe tutto sommato essere una somma più alta rispetto a quanto preventivato inizialmente, circa 3 milioni di euro, ma i continui rilanci di Cipollone hanno fatto innalzare l’asta. Adesso, restano da stabilire le strategie future. Paparesta, che non dovrebbe essere l’effettivo presidente ma direttore generale del club, domani mattina a mezzogiorno terrà una riunione con tutti i soci (dei quali, come detto, non si conoscono ancora i nomi, ma potrebbero esserci anche si imprenditori milanesi, forse legati a società collegate ai diritti tv) che gli hanno permesso di partecipare. Nel pomeriggio, attorno alle sedici, appuntamento col notaio, incontro dove non si potrà piu’ barare e si dovrà per forza fare il punto della situazione. E magari, come si sente tra la ridda di voci circolanti tra i tifosi ancora ebbri dopo l’ultima vittoria al San Nicola contro il Cittadella che la lanciato la squadra verso i play-off, si tornerà a parlare degli investitori indiani, che Paparesta ha nuovamente sondato al termine dell’asta. E che pare siano pronti a investire in questo progetto, con l’ex arbitro che ha comprato la Bari, ma parrebbe piu’ interessato alla carica di direttore generale, ma fino a domani non sono da escludere novità. E sempre venerdì sarà il giorno in cui versare altri 3.8 milioni, il giorno della verità anche per capire il vero volto della nuova proprietà della Bari, comprata e adesso in attesa di mettere nero su bianco…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 22 Maggio 2014

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