Cronaca

“La via Francigena deve ottenere il riconoscimento europeo di itinerario culturale”

 

“La via Francigena, meglio, le vie Francigene meridionali, sono una bella, irripetibile occasione di rilancio e di sviluppo economico e turistico per le nostre terre. Ma sin qui, spiace dirlo, questo giacimento non é stato sfruttato a dovere. Chedete il motivo alla nostra classe politica che non ha brillato affatto”.

Parole e musica ed anche un preciso atto di accusa, firmato dal professor Giorgio Otranto, storico del Cristianesimo a Bari, studioso del Medioevo e fondatore del Centro micaelico e garganico. “Io stesso, nell’ormai lontano 2010, lo potete verificare, ho  fatto depositare in Europa una interpellanza, ma senza esito alcuno. Mi batto con energia affinchè la via Francigena Meridionale, quella che va da Roma a Brindisi, possa ottenere il riconoscimento europeo di itinerario culturale”.

Che cosa garantisce questo riconoscimento?

” Sarebbe un enorme serbatoio di benessere per la nostra terra. Sia in termini di visibilità che di turismo. Ne guadagnerebbe quel territorio che dalla Daunia va sino a Brindisi. Per la verità, la via Francigena ha dei diverticoli che interessano anche altre parti della Regione. Il discorso, comunque, é quello”.

Perché sin qui la Francigena non ha ottenuto questo riconoscimento, a differenza del Cammino per Santiago? Eppure non ha nulla da invidiare…

“Perché gli spagnoli, e aggiungo anche i francesi , a livello poltico, si sono mossi molto bene. I loro rappresentanti, sia a livello locale che europeo hanno avuto la vista lunga,mentre sin qui i nostri poltici si sono rivelati lenti e anche poco attenti, per usare parole morbide”.

Eppure la Francigena è una miniera, di turismo, storia, cultura e spiritualità unitamente a paesaggi incantevoli e suggestivi…

“Non lo dica a me. Sotto il naso abbiamo un grande tesoro non sfruttato come si dovrebbe. Un vero atto di autolesionismo”.

Probabilmente, ipotesi maliziosa, l’ Europa non vuole dare o tarda questo riconoscimento perché la via Francigena che portava soldati e pellegrini verso la Terra Santa ricorda anche le Crociate. In una Europa ostile ai valori cristiani ( non ha riconosciuto le origini cristiane del Continente,) questo potrebbe non andare bene, seguendo la logica del politicamente corretto…

“Vero é che da Bari é partita una Crociata, tuttavia, penso che la sola vera ragione sta nella lentezza e nella scarsa attenzione dei nostri poltici. La responsabilità é loro”.

E allora, un appello ai nostri poltici: muovetevi per il bene della nostra terra.  Dubitare della loro risposta é però lecito, visto come ammnistrano.  In Puglia abbiamo intelligenze e forze ricche di entuasiamo pronte a sostenere questa causa, come ha evidenziato  e dimostrato anche il noto imprenditore ostunese Alfonso Casale. Pronto a suonare la carica.

Bruno Volpe

 

 


Pubblicato il 16 Settembre 2015

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