La violenza verbale nella vita delle donne
Le molestie verbali, espressamente inserite fra i motivi di discriminazione richiamati dal Codice delle Pari Opportunità fra Uomo e Donna, e non solamente da ricondursi a comportamenti a connotazione negativa riferita al sesso, ma anche ad azioni tese a sottolineare negativamente o in senso dispregiativo le differenze di genere, sono state oggetto di un particolarissimo ed interessante convegno svoltosi presso la Libreria Laterza lunedì scorso 7 marzo, organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Bari in collaborazione con la libreria Laterza, il Gruppo Utile Onlus, l’associazione Giulia ed il Teatro delle Bambole.Il tema trattato, espressione di pregiudizi e stereotipi propri di una società culturalmente arretrata ed inconsapevole di principi che dovrebbero considerarsi da tempo consolidati nella società civile, è stato dibattuto sotto diverse angolazioni dai relatori chiamati a raccontare come la molestia verbale sia frequente consuetudine in tutti gli ambiti, sia professionali che familiari, e di quanto spesso sia portata contro la donna in modo colpevolmente inconsapevole, perchè frutto di mancata educazione al rispetto di genere.Ai saluti del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari, Giovanni Stefanì, che ha sottolineato la grande attenzione del Foro barese, e del Comitato Pari Opportunità in particolare, alle questioni inerenti le discriminazioni di genere, si sono succedute le relazioni della Presidente del Comitato, avv. Giovanna Brunetti, delle dott.sse Sonia Giuliano e Giusy Stragapede, psicologhe e componenti del Gruppo Utile Onlus, della giornalista RAI e coordinatrice per la Puglia di Giulia, Rossella Matarrese, e della padrona di casa, Dott. Maria Laterza. Ciascuna delle relatrici ha analizzato l’incidenza negativa della violenza verbale nella vita delle donne , dalla giovinezza alla vita adulta, ed in tutti i contesti quotidiani, sottolineando quanto tale condotta, sopratutto se reiterata, finisca per l’essere subita dalla vittima come un male inevitabile al quale rassegnarsi, e sentita dal responsabile della molestia come lecita attesa la presupposta supremazia del proprio genere rispetto a quello che viene discriminato. Particolarmente apprezzato l’intervento degli attori del Teatro delle Bambole, Andrea Cramarossa, Isabella Careccia e Federico Gobbi, che con un intervento dinamico inserito fra le varie relazioni hanno offerto al numeroso pubblico un efficace esempio di comunicazione violenta fortemente discriminante in relazione al genere . Presso la Libreria Laterza saranno ancora in mostra per qualche giorno i cartelli shock ,esposti dal Comitato Pari Opportunità e molto apprezzati nei giorni che hanno preceduto l’evento dai frequentatori della libreria , recanti frasi riconducibili a molestia verbale pronunciate ogni giorno contro le donne in famiglia e al lavoro . Sarà , inoltre, ancora possibile compilare in forma anonima il questionario sulla percezione della violenza verbale compilato dal CPO e distribuito in libreria .
Piero Ferrarese
Pubblicato il 9 Marzo 2016