L’albero secolare di Palese forse è salvo….
L’albero secolare di piazza Magrini a Palese che il Comune voleva abbattere, ritenendolo pericolante, forse è salvo. Infatti, ieri mattina gli addetti della Multiservizi si sono limitati a tagliare il ramo laterale che ha determinato l’incurvatura ed altre diramazioni che lo appesantivano. Però, la decisione finale, se mantenerlo oppure abbatterlo, sarà presa tra qualche mese, dopo aver verificato se il tronco principale continua ad inclinarsi o rimane costante e, quindi, staticamente stabile. I palesini che precedentemente si sono mobilitati per sventare l’abbattimento totale della pianta possono tirare, almeno per il momento, possono tirare un sospiro di sollievo. E qualcuno di essi compiaciuto commenta: “Questo significa che la decisione di abbattimento del Comune era stata presa con troppa leggerezza. E forse senza le necessarie e scrupolose verifiche.” Infatti, non appena è stata asportata in cima la diramazione più pesante del tronco, quella che pendeva su piazza Magrini toccando una campata di cavi elettrici e telefonici esistenti su corso Vittorio Emanuele, ecco che già a vista d’occhio il robusto troco secolare sembra essersi appena raddrizzato. Una successiva verifica effettuata sulla corteccia in cima alla pianta, da parte di un tecnico del Comune insieme a due rappresentanti di Legambiente, ha confermato che l’albero gode ancora di buona salute, perché è vivo e vegeto anche se nei prossimi mesi bisognerà continuare con i monitoraggi e, se sarà il caso, intervenire con ulteriori manutenzioni ed accorgimenti precauzionali. Questo è stato il piccolo risultato ottenuto da quei cittadini che ancora una volta, sostituendosi a coloro che istituzionalmente rappresentano la comunità palesina, si sono fatti carico della tutela e della salvaguardia del territorio locale, attivandosi con protese sul web, segnalazioni del problema ai media, oltre che in questo caso interessare l’associazione Legambiente ed il Corpo Forestale dello Stato. E tutto questo con l’indifferenza ed il silenzio assoluto degli esponenti politici locali che da tempo avrebbero dovuto segnalare ai competenti uffici comunali lo stato di trascuratezza ed abbandono in cui versava quello storico albero di fronte alla principale Parrocchia di Palese. Una situazione che, per la verità, nella Prima circoscrizione amministrativa di Bari non è certo un caso isolato. Anzi, la vicenda delle proteste dei cittadini per il depotenziamento della tratta ferroviaria della “Bari-Nord” che attraversa Palese Macchie, con la pesantissima riduzione delle corse, è un altro degli esempi di come i rappresentanti locali a Palazzo di Città siano molto poco attenti ed interessati ai bisogni dei cittadini ed al decoro e vivibilità del territorio, che pur forse si vantano di rappresentare. Ed anche quest’ultimo problema, come è noto, sono stati i palesini ad evidenziarlo con forza ed a protestare. E solo allora la politica locale si è fatta carico del problema. Infatti, in un post su Facebook un palesino, Sergio Sabatti, proprio con riferimento al modo di comportarsi di certi politici locali, ha scritto: “Come le iene, che si avventano sui rimasugli della carcassa di una gazzella precedentemente abbattuta da un leone, anche loro sono sempre pronti ad impadronirsi di una iniziativa, o di un evento nato esclusivamente dall’iniziativa e dalla buona volontà di comuni cittadini, che nulla hanno a che fare con la politica!” E sempre Sabatti nello stesso post chiarisce: “Invece, coloro che avrebbero dovuto vigilare, in quanto “eletti” dalla comunità proprio per rappresentarla nelle sedi opportune, sono come sempre silenti. Però, ecco il miracolo: quando l’affare si ingrossa, finisce su qualche giornale e si riesce a spuntare un incontro coi responsabili delle ingiustizie per chiedere spiegazioni… ecco che le iene sentono l’odore del sangue cominciano ad avvicinarsi.” E ciò soprattutto quando mancano ormai pochi mesi alle prossime amministrative del 2014. Infatti, ieri mattina a Palese, quando era ormai certo che l’albero secolare di piazza Magrini non sarebbe stato più abbattuto, un consigliere comunale palesino, Antonio Bisceglie del Pd, si è recato sul posto in compagnia di qualche tecnico del Comune, per fare forse credere di un suo interessamento alla vicenda. Ma – secondo alcuni dei presenti – si è trattato probabilmente di un’altra delle farsa che Bisceglie ha recitato con la comunità palesina da quando siede nel consiglio comunale di Bari. Per cui le critiche registrate successivamente a questa sua presenza in piazza Magrini sono state impietose da parte di molti dei cittadini che in precedenza avevano protestato per l’abbattimento della storica pianta. Però, ancor più pungenti sono state le critiche che alcuni palesini hanno rivolto contro l’ Amministrazione barese. Infatti, con riferimento al fatto positivo che il Comune non ha più abbattuto quell’albero secolare proprio grazie alle protesta popolare, qualcuno ha ironicamente commentato: “Si sono fermati evidentemente solo perché non c’erano appalti da assegnare, consulenze esterne da affidare, né soprattutto possibili ‘regalie’ da ricevere. Altrimenti, sarebbero comunque andati avanti con lo scempio.” E poi conclude: “Come è avvenuto in passato, nonostante le valide motivazioni di altrettanto eclatanti proteste popolari.” Considerazioni, queste ultime, che la dicono lunga su come evidentemente funzionano le cose al Comune di Bari. Ed anche di quanto, fuori dei periodi pre-elettorali, vengono tenute in seria considerazione le proteste dei palesini e santospiritesi.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 18 Luglio 2013