Cultura e Spettacoli

L’alito del Male

Nel 2010 alla Vallisa andò in scena ‘Janosevac, omelia di un silenzio’, di e con Dino Parrotta (Compagnia Primo Teatro). E’singolare come la percezione di una tematica possa variare a distanza di sei anni per effetto del mutamento delle cose. Tre sere fa ‘Janosevac’ era in cartellone al Piccolo Teatro Eugenio D’Attoma nell’ambito di ‘Al Piccolo accadono grandi cose’, stagione di musica e prosa a cura di Nietta Tempesta in collaborazione con Compagnia del Sole, diretta da Marinella Anaclerio e Flavio Albanese. Ebbene, più sferzante è tornato quel testo in cui si denunciano le atrocità compiute nel nome di Cristo da parte degli ustascia croati a danno di serbi ortodossi, ebrei e rom durante la seconda guerra mondiale. In tempi di facile (e pilotato) odio anti islamico si dimentica che Madre Chiesa non smise le sue atrocità nel 1793 col rogo dell’ultima strega. Il Vaticano, tendenzialmente lontano dai valori evangelici, continua ad accumulare scheletri negli armadi fra silenzi, omissioni, non-intervento e operazioni di alta finanza. Il che non impedisce che da noi si continui a fare esercizio di ipocrisia invocando contro l’Islam la madre di tutte le Crociate, dimenticando quanta parte di responsabilità ha in proposito questo nostro opulento e schizofrenico Occidente a partire dalla strage degli atleti israeliani nel villaggio Olimpico di Monaco del 1972 sino ai recenti fatti di Parigi. Quante considerazioni può innescare uno spettacolo teatrale. Potenza dell’arte scenica che, quando vuole, può illustrare la Storia meglio di un paludato cattedratico e contribuire (anche senza sorrisi) al miglioramento dei costumi collettivi come non riuscirebbe al filosofo più engagé. Tornando a ‘Janosevac’, Parrotta cambia poco confermando la formula a quadri. In una decina di ‘stazioni’ sfilano vittime e carnefici : nei primi un sentimento incredulo spegne l’ansia della vendetta ; nei secondi latita il benché minimo pentimento. Quest’ultima cosa ne spiega altre due : l’incorreggibilità dell’uomo (ovvia conseguenza di un progetto cattivo e peggio pilotato) e la ferocia con cui i serbi negli anni novanta, nel corso della sanguinosissima guerra civile coneguente allo sfaldamento della Jugoslavia post-titina, si scatenarono contro i croati. Una storia vecchia quanto il mondo. Sotto l’alito rovente del Male l’umanità continua ad offrirgli il fianco. Bravo Parrotta che si riconferma duttile e appassionato.  – Prossimo appuntamento al Piccolo, domenica 24 gennaio, alle 18:30, con ‘Alla moda del varietà’ di Uno&trio, con Antonella Carone, Tony Marzolla e Loris Leoci (Compagnia del Sole).

Italo Interesse

 


Pubblicato il 23 Gennaio 2016

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