“L’allegria dei peccati” stupì Janet
Janet Ross, la viaggiatrice inglese che nel 1888 visitò la Puglia, capitò a Trani durante la Settimana Santa. “Trovammo tutte le chiese addobbate e le donne del popolo vestite in gran pompa”, si legge nel suo diario di viaggio : ‘La Puglia nell’Ottocento – La terra di Manfredi’ (Lorenzo Capone editore, Cavallino di Lecce, 1978). La sorpresa della Ross comincia il giovedì, prima che faccia giorno : “Fui svegliata da un lento salmodiare che si avanzava gradatamente. Scesa di letto, vidi una lunga processione di uomini imbacuccati in camici bianchi che davano loro, alla luce incerta dell’alba, una vera apparenza di spettri”. La seconda processione, quella del Venerdì Santo, non è meno stupefacente per il fatto di essere formata quasi tutta di donne “linde e ben vestite”. Moltissime camminavano con un cero in mano e una grande catena d’oro sul petto che spiccava sulla seta nera dell’abito. Ma al di sotto dell’abito spiccavano “calze bianche insudiciate e rotte pel camminare che facevano senza scarpe sovra strade infangate”. Nel pomeriggio dello stesso giorno è il turno della processione dei Misteri. Le statue erano portate a spalla, “circondate da parecchi gentiluomini del paese, vestiti di nero, che non sapevano dove e come poggiare i loro piedi scalzi”. Il sabato mattina, quando scende dalla sua stanza d’albergo per la colazione, la Ross viene avvicinata da un uomo che recando un gran vassoio pieno di monete le chiede una contribuzione “pell’abbavescio di Cristo e per la battaria di Gesù”. Qualcuno traduce : Per la resurrezione di Cristo e per la batteria di Gesù. “Poche ore dopo imparammo a nostre spese che cosa era la ‘battaria’ di Gesù”. Accompagnata in Cattedrale da alcuni gentiluomini tranesi, Janet rimane di stucco dinanzi alla reazione delle popolane asperse con acqua santa : “Esclamazioni di gioia, batter di mani, pestar di piedi e grida addirittura… è ‘l’allegria dei peccati’, mi si spiegò e capii che era una strana credenza del popolo, quella cioè di ritenere come il prete benedicendo con l’acqua santa assolvesse gli astanti dai peccati veniali”. Giunge infine l’attesa mezzanotte di sabato : “In quel momento il frastuono divenne incredibile… colpi di bastone sulle panche, urli acutissimi, sedie sbattute e spezzate sul pavimento. Al di fuori sulle porte – che dovevano essere di ferro per resistere – colpi furibondi di ragazzi che battevano con dei pali preparati apposta… contemporaneamente tutte le campane suonarono a distesa e si lasciarono liberi una quantità di uccelli… colombi, passeri, cardellini, allodole, fringuelli svolazzavano spaventati da quel chiasso indiavolato… Sulla piazza la scena non era meno straordinaria : petardi e razzi scoppiavano e partivano in tutte le direzioni, non c’era strada o casa che non avesse la sua ‘battaria’ e scoppiettavano incessantemente lunghe file di cartucce di polvere. L’effetto era quello di un fuoco di plotone e, deplorando di non essere sorda, l’immaginazione mi faceva pensare agli orrori di un assedio”.
Italo Interesse
Pubblicato il 22 Marzo 2016