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Lamanna chiude la porta: “Niente goal e ci salviamo”

Novanta minuti ed un unico obiettivo. La salvezza. Il minimo sindacale anche per una stagione piena zeppa di impedimenti. Perché nonostante un mercato fatto con quattro spiccioli, malgrado le penalizzazioni e considerando anche il fastidioso eco delle scommesse, il Bari non può salvarsi all’ultima giornata. Non in un campionato mediocre come quello proposto quest’anno dalla cadetteria. Le considerazioni di Lamanna sono diverse, non potrebbe essere altrimenti. Ma tant’è.

Eugenio, siamo ai titoli di coda…

“L’ultima partita di un buon campionato. Abbiamo commesso qualche errore di distrazione, ma senza penalizzazioni saremmo salvi già da un pezzo. Non è un particolare irrilevante. C’è mancata la continuità, abbiamo alternato momenti positivi a momenti meno positivi, ma nel complesso credo che la stagione vada considerata in maniera positiva”.

Possibile che una squadra come il Bari, in un campionato come questo, debba salvarsi all’ultima giornata?

“In teoria no. Ma in pratica abbiamo affrontato tante di quelle difficoltà che una squadra con un carattere un po’ meno forte del nostro avrebbe mollato la presa già da tempo. Noi siamo rimasti sul pezzo, abbiamo continuato a lottare ed ora affrontiamo questa partita con lo spirito di chi vuole salvarsi a tutti i costi. Saranno novanta minuti decisivi. Non ce lo aspettavamo, ma la realtà è questa. Bisogna affrontarla”.

Qualcuno ad inizio stagione parlava addirittura di play-off…

“L’abbiamo fatto un po’ tutti. Secondo il mio punto di vista non era sbagliato. Nel corso del campionato abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, abbiamo battuto squadre che adesso sono aritmeticamente in serie A ed a mio parere non siamo inferiori a nessuna squadra che ha centrato l’obiettivo play-off. Diciamo che ci son state tarpate le ali nel nostro momento migliore. Eravamo ad un passo dalla zona calda e ci siam ritrovati nuovamente dietro. Non fossero arrivati quei punti di penalità avreste visto tutt’altro campionato”.

Ora ci giochiamo tutto contro il Gubbio. Partita particolare?

“Incontro tanti ex compagni. Sarà un piacere rivederli e abbracciarli. Ma al fischio d’inizio l’unica mia preoccupazione sarà quella di tenere inviolata la mia porta. Significherebbe almeno pareggio e quindi salvezza matematica”.

Torrente non s’è lasciato troppo bene con la tua vecchia società. Come mai?

“Non saprei. Quando un allenatore che ha messo in piedi una doppia promozione lascia una squadra per approdare in una piazza come Bari credo ci si debba solo alzare in piedi ad applaudire. Invece all’andata l’accoglienza al mister è stata diversa. Peccato. Voglio credere che quei fischi fossero di una piccola minoranza. La gente di Gubbio deve essere molto grata a Torrente”.

Ti aspettavi una loro retrocessione immediata?

“Non lo speravo. Guardando al loro campionato credo sia mancata quella reazione che invece è riuscita a trovare la Nocerina, tanto per rimanere nell’ambito delle neopromosse. Spero possano trovare subito la via della risalita”.

Non sarà la partita di Borghese, altro ex di giornata, fermato dall’ennesima squalifica…

“Nei confronti di Martino si tende sempre ad essere più severi. È un ottimo difensore e secondo me ha disputato un buon campionato. Se cercate qualcuno che lo critichi dovrete andare altrove. Io difenderò sempre i miei compagni…
Torrente ieri ha deciso di far allenare i propri ragazzi all’interno del San Nicola. Una maniera per tenere alta la tensione e per allontanarsi da occhi indiscreti. Si sono allenati a parte De Falco e Albadoro e Borghese. Il centrocampista dovrebbe essere comunque della partita”.

Tiziano Tridente

Possibile che una squadra come il Bari, in un campionato come questo, debba salvarsi all’ultima giornata?
In teoria no. Ma in pratica abbiamo affrontato tante di quelle difficoltà che una squadra con un carattere un po’ meno forte del nostro avrebbe mollato la presa già da tempo. Noi siamo rimasti sul pezzo, abbiamo continuato a lottare ed ora affrontiamo questa partita con lo spirito di chi vuole salvarsi a tutti i costi. Saranno novanta minuti decisivi. Non ce lo aspettavamo, ma la realtà è questa. Bisogna affrontarla.
Qualcuno ad inizio stagione parlava addirittura di play-off…
L’abbiamo fatto un po’ tutti. Secondo il mio punto di vista non era sbagliato. Nel corso del campionato abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, abbiamo battuto squadre che adesso sono aritmeticamente in serie A ed a mio parere non siamo inferiori a nessuna squadra che ha centrato l’obiettivo play-off. Diciamo che ci son state tarpate le ali nel nostro momento migliore. Eravamo ad un passo dalla zona calda e ci siam ritrovati nuovamente dietro. Non fossero arrivati quei punti di penalità avreste visto tutt’altro campionato.
Ora ci giochiamo tutto contro il Gubbio. Partita particolare?
Incontro tanti ex compagni. Sarà un piacere rivederli e abbracciarli. Ma al fischio d’inizio l’unica mia preoccupazione sarà quella di tenere inviolata la mia porta. Significherebbe almeno pareggio e quindi salvezza matematica.
Torrente non s’è lasciato troppo bene con la tua vecchia società. Come mai?
Non saprei. Quando un allenatore che ha messo in piedi una doppia promozione lascia una squadra per approdare in una piazza come Bari credo ci si debba solo alzare in piedi ad applaudire. Invece all’andata l’accoglienza al mister è stata diversa. Peccato. Voglio credere che quei fischi fossero di una piccola minoranza. La gente di Gubbio deve essere molto grata a Torrente.
Ti aspettavi una loro retrocessione immediata?
Non lo speravo. Guardando al loro campionato credo sia mancata quella reazione che invece è riuscita a trovare la Nocerina, tanto per rimanere nell’ambito delle neopromosse. Spero possano trovare subito la via della risalita.
Non sarà la partita di Borghese, altro ex di giornata, fermato dall’ennesima squalifica…
Nei confronti di Martino si tende sempre ad essere più severi. È un ottimo difensore e secondo me ha disputato un buon campionato. Se cercate qualcuno che lo critichi dovrete andare altrove. Io difenderò sempre i miei compagni…
Torrente ieri ha deciso di far allenare i propri ragazzi all’interno del San Nicola. Una maniera per tenere alta la tensione e per allontanarsi da occhi indiscreti. Si sono allenati a parte De Falco e Albadoro e Borghese. Il centrocampista dovrebbe essere comunque della partita.
Tiziano Tridente


Pubblicato il 26 Maggio 2012

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