Cronaca

Lame e grotte, un patrimonio da salvare e ripulire

Rappresentano un patrimonio senz’altro da rivalutare, le grotte in Terra di Bari risalenti in molti casi ad antiche ere preistoriche, ma anche da ripulire a fondo. Lo sanno bene al ‘Cai Vespertino’ (Club Alpino Italiano) di Bari, quando hanno allertato la sezione delle ‘Guardie Ambientali’ di Enrico Grandi con la manifestazione “Puliamo il buio”. E così un paio di settimane fa, precisamente il 24 settembre scorso, ai volontari coordinati, come detto, dal tenente colonnello Grandi è toccato ripulire vaste aree assai rilevanti dal punto di vista turistico-ambientale in Puglia dai rifiuti gettati da persone “…che non osiamo definire esseri umani ma peggio delle bestie, per aver imbrattato con numerosi rifiuti una bellissima grotta neolitica in agro di Bitonto. E precisamente nella lama Balice: la grotta di Chiancarello”. Impegnatissimi i ragazzi del CAI più altri di altre realtà associative quali Fare Verde e Legambiente, che si sono dati da fare come non mai per ripulire al suo interno la grotta, accatastando una discreta quantità di materiale, come mostrano le foto a corredo di questo articolo. <<Noi guardie ambientali, dal canto nostro dopo aver collaborato con gli altri volontari, ci siamo addentrati più all’interno della lama, superando il ponte della strada statale n. 98 e sotto di esso, abbiamo trovato il cassone di un tre ruote mezzo demolito, di provabile provenienza furtiva, nascosto tra la vegetazione e subito dopo in direzione di un casolare protetto da un muro di cinta, un’altra grotta nascosta da alberi in parte recisi>>, informa ancora, mettendo nero su bianco nel suo esposto-denuncia trasmesso anche alla Procura della Repubblica del capoluogo, Enrico Grandi. Il quale, tra le altre cose, fa sapere che all’interno della grotta di Chianchierello e in particolare poggiati sopra la chioma degli alberi potati e ancora celati da foltissima vegetazione, esisteva una serie di rifiuti di genere domestico. Potrebbe essere pure che gli abitanti del casolare sovrastante se ne siano disfatti, invece di seguire le direttive impartite dalla pubblica Amministrazione in caso di raccolta differenziata dei rifiuti, anche se per esserne certi occorrerebbero maggiori approfondimenti da parte degli stessi inquirenti. Dunque, una lunga serie di irregolarità in tema di rispetto dell’ambiente e norme a sua tutela, essendo l’area oggetto dell’intervento da parte delle ‘Guardie Ambientali’ baresi soggetta a vincoli idrogeologico ed ambientale. A questo punto si spera che chi di dovere, sulla scorta della copiosa documentazione anche fotografica messa a disposizione dai volontari a tutela dell’ambiente in azione alla fine del mese scorso, possa mettere in atto i procedimenti amministrativi o giudiziari del caso.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 18 Ottobre 2017

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