Cronaca

L’Amgas srl, oltre al metano infiamma anche le polemiche

All’azienda comunale di distribuzione del metano, l’Amgs srl, ad infiammarsi non è soltanto il prodotto erogato alle utenze baresi, ma questa volta potrebbero esserci anche le polemiche. Infatti, nella partecipata del Comune pare che non vi sia trasparenza e correttezza di rapporti amministrativi neppure tra gli stessi componenti del cda che la gestiscono. Una situazione su cui da tempo avrebbero dovuto forse accendersi i riflettori dell’Amministrazione comunale, in particolare delle forze di opposizione a Palazzo di Città, ed invece finora tutto tace. E se non fosse stato per un corposo dossier di oltre 100 pagine, preparato da un componente del cda della stessa Azienda, Vincenzo Avantaggiati, ed inviato a Palazzo di Città ed alla Società controllante, l’Amgas Spa, tutto sarebbe rimasto ancora sconosciuto e sotto silenzio. Le questioni che hanno allarmato Avantaggianti, che in passato, tra il 1999 ed il 2004, è stato anche assessore al patrimonio con l’amministrazione Di Cagno Abbrescia, sono più di una e non sarebbero certo irrilevanti. L’esposto  sarebbe scaturito a seguito di alcuni comportamenti poco chiari nella conduzione aziendale da parte del presidente del cda, l’avvocato Domenico Mariani, fratello dell’omonimo esponente comunale della lista Emiliano nell’Aula del Palazzo di corso Vittorio Emanuele. Infatti, secondo alcune indiscrezioni,  Avataggiati si sarebbe insospettito dopo il diniego opposto dal vertice aziendale a visionare alcuni atti, per cui ha poi ritenuto di approfondire talune questioni. Quella più pesante riguarderebbe i poteri di gestione ordinaria dell’Azienda, che sarebbero stati impropriamente avocati a se dal Presidente, che avrebbe così esautorato di fatto il direttore generale, Fabrizio D’Addario, dall’esercizio di gestione dell’Azienda. “Un esercizio – rileva qualche addetto ai lavori –  che per Statuto spetterebbe in via esclusiva ad direttore, mentre il cda con il Presidente avrebbe solo poteri di indirizzo e controllo sulla gestione.” Difatti se così non fosse l’avvocato Mariani sarebbe in condizione di incompatibilità con la sua posizione di libero professionista iscritto all’Ordine, poiché la legge istitutiva dell’Albo forense vieta a coloro che esercitano la professione di svolgere sia direttamente che indirettamente, attraverso la gestione di società, attività di natura commerciale. E l’Amgas srl, come è noto, è a tutti gli effetti un’impresa commerciale, pur essendo di proprietà comunale. Nell’esposto inviato da Avantaggiati è stata sollevata anche la questione relativa all’affidamento degli incarichi legali a professionisti esterni di una mole di oltre 1400 pratiche di recupero crediti, per forniture di gas effettuate a clienti morosi. Nell’elenco dei professionisti a cui sono state affidate molte pratiche figurerebbero diversi avvocati di Polignano (Comune d’origine di uno dei 5 componenti del cda), oltre che l’avvocato Giuliano Schittulli, figlio del Presidente della Provincia di Bari, e l’avvocatessa Silvana Muciaccia, figlia di Cinzia Capano, anche lei avvocato, nonché ex deputata del Pd ed ex assessore comunale di Emiliano alle Aziende partecipate. Ed anche quest’ultima figurerebbe tra le beneficiarie di incarichi legali da parte dell’Amgas srl. Inoltre, il presidente Mariani avrebbe erogato dalla cassa aziendale 15mila euro di contributo ad un’associazione, per sponsorizzare una manifestazione estiva organizzata dall’assessore Gianluca Paparesta, senza che detta erogazione fosse stata preventivamente deliberata dal cda. E tale situazione era stata sanata solo dopo i rilievi sollevati da Avantaggiati. Tra gli incarichi affidati dal Presidente dell’Amgas srl – sempre secondo quanto rilevato nell’esposto di Avantaggiati – vi sarebbe anche una consulenza fiscale affidata ad un professore universitario barese non iscritto nell’apposito Albo professionale. Consulenza successivamente revocata, dopo la scoperta della mancanza del necessario requisito per l’esercizio della libera professione. Tutti elementi, questi, che – secondo molti – denoterebbero una gestione allegra, clientelare e personalistica dell’Azienda comunale di erogazione del metano. Però, appare strano a molti cittadini che nessuno si sia accorto prima di come andavano le cose nell’Amgas srl e, soprattutto, che l’organo di controllo, il collegio dei revisori presieduto da Francesca Contursi, non abbia sollevato mai alcun rilievo sulle questioni poi denunciate da Avantaggiati con il dossier interno, inviato all’attenzione dell’Amgas Spa e del Comune, che è il terminale di entrambe le aziende. Una superficialità che da adito a molti dubbi su come venga effettivamente tenuta sotto controllo questa società comunale del gas, ma che potrebbe forse riguardare anche altre partecipate. In passato a Bari, come è noto, dubbi sulla scarsa trasparenza e correttezza di gestione delle aziende di proprietà comunale non sono mancati. Ora vi sarebbero anche molti indizi. Non sarebbe, quindi, da escludere però che il “vero” problema è a corso Vittorio Emanuele, nel Palazzo da dove partono le nomine delle partecipate e pure la supervisione sulle stessa.       

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 9 Marzo 2013

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