Cultura e Spettacoli

L’amore e il filo del rasoio

Cosa possono avere in comune le due più celebri novelle di Giovanni Verga, ‘La lupa’ e ‘Cavalleria rusticana’? Fra molte cose, certamente un matrimonio a rischio : la Lupa infatti insidia la felicità di Nanni e Maricchia, mentre Turiddo minaccia altra unione coniugale, quella fra Lola e Alfio. Ma qui la lussuria c’entra relativamente dal momento che in entrambe le situazioni a fare da detonatore di frustrazioni ataviche, soprattutto sessuali, è un clima sociale insalubre, che attinge linfa avvelenata da un sistema di valori distorti. Partendo da queste considerazioni Alfredo Vasco avvicina le due opere all’interno di un unico quadro di cui esse occupano idealmente il primo e il secondo tempo ; l’allestimento, che è in cartellone al Teatro Duse, vi resterà sino a mercoledì 22 ottobre. A fare da cornice è la figura di Compare Nunzio, interpretato dallo stesso Vasco, prototipo di quegli anziani che una volta erano depositari della memoria (orale) di una comunità rurale o di paese. Aedo di periferia , egli ‘cunta’ di gente comune rovinosamente schiavizzata dalle tentazioni della carne. E non accordi di lira accompagnano il suo dire, bensì colpi di tammorra affatto gai, cupi come i passi di un fato inesorabile. A completare l’amalgama nella riscrittura drammaturgica è la coincidenza pasquale : entrambe le tragedie si consumano nel giorno della Resurrezione. Coincidenza nella quale si può leggere tanto l’espressione più esplicita della sfiducia nelle possibilità di redenzione dell’Uomo, quanto la funzionalità dello spargimento di sangue al rinnovo delle coscienze (nostro Signore non sanguinò sulla croce ed anche prima?). All’interno della cornice intagliata da Compare Nunzio si stende una tela che non esiste  (la scena è costantemente nuda e persino durante la scena del duello non si vede una lama) e sulla quale otto attori disegnano con generoso senso corale la carnalità irresistibile di un popolo. Nella regia di Vasco si percepisce il senso dell’arena, della greve spettacolarizzazione di un sentimento condiviso e affatto edificante (il lavaggio dell’onta col sangue). Le danze, i faccia a faccia, le avances hanno un che di tagliente, annunciano come tuoni lontani l’approssimarsi della bufera. Buoni momenti fanno apprezzare il nutrito cast all’interno del quale nel confronto inevitabile uomini-donne queste ultime hanno la meglio grazie anche all’acuto di Cristina Angiuli nei panni della Lupa. Con la brava Angiuli e con Vasco sono in scena gli applauditi Barbara Grilli, Marco Pezzella, Paola Arcieri, Simona Gramegna, Marcello Rubini e Bruno Verdegiglio. In cabina di regia, Gino Spadaro.

Italo Interesse


Pubblicato il 21 Ottobre 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio