L’amore non è una barzelletta
A ottobre del 2011, la produzione di ‘Non me lo dire’ convocava la stampa al Cineporto di Bari per annunciare la fine delle riprese del film. Nel corso della conferenza fu chiamato a dire qualcosa anche Uccio De Santis, che di quella pellicola era il protagonista, oltre che soggettista e sceneggiatore, mentre la direzione recava la firma di Vito Cea, un regista materano all’epoca al suo quinto cortometraggio. Nemmeno in quella circostanza il comico pugliese riuscì a spogliarsi delle vesti dell’uomo di spettacolo dichiarando testualmente: “Cinque settimane, 31.281 metri di pellicola, 32 location, 4000 bottiglie d’acqua, 32 multe e 2 incidenti. Avendo lavorato molti anni sulle navi da crociera ho imparato che alla fine di ogni viaggio bisogna dare i numeri”… Spogliate della vis comica, quelle parole fotografano bene la realtà del cinema, in Puglia come altrove : una somma di cifre che spezza le gambe. E la fatica necessaria a reperire i fondi supera di gran lunga lo sforzo richiesto dalla realizzazione della pellicola. Il talento può non bastare. Così come può non bastare l’esistenza di Istituzioni preposte alla promozione della cultura cinematografica. Senza fortuna e giuste entrature non si arriva da nessuna parte… Ma queste sono miserie su cui, meno male, le seduzioni del cinema riescono alla fine a stendere un velo. Morale della favola, meglio concentrare l’attenzione sul prodotto finito che non sui relativi sangue, sudore e lacrime versati. ‘Non me lo dire’ racconta la storia di Lello Morgese, un comico pugliese di un certo successo e direttore di una compagnia a respiro regionale. Abbandonato da Silvia, la moglie, Lello accarezza l’idea di abbandonare il lavoro. Caduto in depressione, si affida alle cure di un brusco psicoanalista il quale gli prescrive una terapia per ritrovare l’autostima: Cercare i propri sostenitori al di fuori del palcoscenico. Accompagnati da due sodali di lavoro, i tecnici Volume e Salvavita, Morgese intraprende ciò che si potrebbe chiamare un tour-fan. A bordo del camper-Carro di Tespi della compagnia Lello e compagni affrontano un viaggio tragicomico costellato di incontri. Alla fine Lello si ricongiunge con Silvia e la compagnia decolla, debutta al Petruzzelli !… Tutto costruito intorno a De Santis (nell’immagine con Aylin Prandi) e al cast di Mudù, la nota sitcom in onda su Telenorba dal 2000, ‘Non me lo dire’ è pellicola onesta e senza pretese, che vive qua e là di spunti felici. De Santis va oltre il barzellettiere e dà tutto; gli altri non gli sono da meno. Di più non si poteva, tenuto conto della caratura del cast, tagliato più per il palcoscenico o la TV, che per il grande schermo. Infine una curiosità: ‘Non me lo dire!’ (si faccia attenzione al punto esclamativo) è il titolo di un film diretto da Mario Mattoli nel 1940 con Erminio Macario e Wanda Osiris.
Italo Interesse
Pubblicato il 8 Gennaio 2021