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L’anno nero dei pendolari: “Ferrotramviaria dovrebbe risarcire i viaggiatori”

E ora arrivano le sanzioni per le società di trasporto pugliesi che non rispettano i contratti, sanzioni erogate dalla Regione Puglia. In altri termini, a seguito di “”accertati disservizi”” che si sono verificati nel trasporto ferroviario, la Regione ha comunicato alle imprese concessionarie l’applicazione di sanzioni pecuniarie per “”inadempienze”” relative alla regolarità e puntualità del servizio, modifiche al programma di esercizio e per pulizia e decoro di treni, stazioni e fermate relative all’anno 2017. L’assessore ai trasporti, Giovanni Giannini, per evitare equivoci, in ogni caso ha subito precisato che “Si tratta di normali procedure contrattuali applicate anche in caso di minori percorrenze effettuate dalle imprese. Le sanzioni, assunte quale parte integrante del calcolo del corrispettivo annualmente erogato alle imprese e trattenute in sede di erogazione dello stesso ai sensi dell’art. 31, c. 3 della legge regionale n. 18/2002, sono determinate sulla base dei controlli ispettivi condotti dalla Sezione Vigilanza e dal prospetto riepilogativo delle percorrenze effettuate che le Imprese stesse autocertificano alla Regione. Insomma, tanto per non rimanere nel vago, alla Società Ferrotramviaria verrà applicato un recupero di circa 82mila euro per percorrenze non effettuate, alle Ferrovie Appulo Lucane circa  30mila euro per scioperi, alle Ferrovie del Sud Est la massima sanzione contrattuale, pari a circa 6milioni e 700mila euro – più 400mila- per minori percorrenze causa scioperi, mentre a Trenitalia e Ferrovie del Gargano non sarà applicato alcun recupero. E sempre per l’anno scorso si attendono i dati che le imprese concessionarie del servizio dovranno far pervenire in Regione entro marzo prossimo, ai quali si aggiungerà l’esito dei controlli eseguiti nel corso dell’anno dal servizio di vigilanza. Eppure le sanzioni applicate dall’assessorato ai trasporti pugliese non sono servite a placare la rabbia e i dardi avvelenati dei politici di opposizione. La consigliera pugliese del Movimento Cinque Stelle, l’avvocato Grazia Di Bari, l’autunno scorso ha perfino pubblicato una lettera inviata da una associazione di pendolari della provincia Bat per i provvedimenti su una storia definita «angosciante», a proposito della tratta ferroviaria Barletta-Bari, gestita dalla società Ferrotramviaria. Essere sicuri di viaggiare con Ferrotramviaria, infatti, per la consigliera Cinquestelle è ormai una vana speranza, come dimostrano i vari annunci sulla pagina ufficiale di FB dell’azienda che si rincorrono uno dopo l’altro, come ha ripetuto proprio ieri la capogruppo 5Stelle a via Capruzzi. Che non s’è fatta pregare per aggiungere che, nonostante i continui disservizi a cui la stessa Ferrotramviaria sottopone i viaggiatori, l’assessore regionale ai Trasporti Giannini si limita a intervenire in maniera “soft”, quasi a voler dare un buffetto alla società. L’assessore ha fatto sapere di aver deciso di applicare per l’anno 2017, ai sensi della legge regionale n. 18/2002, l’art. 31 comma terzo, comminando a Ferrotramviaria sanzioni per 82 mila euro? “ Mi chiedo – ha spiegato meglio Grazia Di Bari – perché non abbia deciso di applicare anche il successivo comma 4 dell’articolo che prevede, oltre al pagamento delle sanzioni, anche il risarcimento ai viaggiatori che sono le vere vittime dei disservizi di Ferrotramviaria? Non c’è da stupirsi se a causa di questo atteggiamento benevolo della Regione nei confronti di Ferrotramviaria (alla quale ha addirittura prorogato il contratto, dopo un disastro ferroviario) la società continui ad ignorare le esigenze dei viaggiatori, non preoccupandosi affatto di organizzarsi per tempo per evitare o perlomeno ridurre i disagi. Attendiamo fiduciosi – conclude – che Giannini adotti provvedimenti seri contro la società e che almeno a fine legislatura provi a fare qualcosa di concreto per i pendolari pugliesi”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Gennaio 2019

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