Cultura e Spettacoli

L’ape e il topolino ed è subito musica

Fra meno di una settimana sarà disponibile in formato cd, in digital dowload e in piattaforma streaming ‘Propolino’ – produzione Max_Monti – il nuovo album del chitarrista e compositore pugliese Marcello Zappatore (il precedente disco quello d’esordio, ‘La ciliegina sulla porta’ è del 2009). Musicista completo (suona svariati strumenti, di cui la chitarra è quello preferito) Zappatore ha dimostrato di passare senza difficoltà dal metal all’indi, dal jazz al pop. Qui mescola un po’ i generi per arrivare a dipingere stati d’animo. Un’ora di musica descrittiva fratta in sedici quadri dai titoli buffi. Si comincia con ‘Ninna nonna’, un brano dalla costruzione limpida che coniuga serenità e nostalgia. Il successivo, gradevole, ‘Ngileppu’ esprime con toni più intimi e caldi un sapore rievocativo. A seguire, ‘Carne da Marcello’ brano dal tono pensoso nel quale si appanna la precedente serenità. ‘Calcagnata’ ribadisce questa svolta dolente e anticipa il senso di molestia che pervade ‘Aspide’. Poi con ‘Metereologo’, il disco conosce un’impennata nervosa e ficcante che suona come un omaggio ai Weather Report. Torna l’ombra della malinconia in ‘Il pipistrello è l’angelo dei topi’, ma nel finale il brano conosce una svolta reattiva che anticipa il ritorno alla quiete interiore presente in ‘Water of Bond’. Questo colore lieto viene ripreso dal raffinato ‘Pasta col pesto’. Quindi a sorpresa l’inquieto ‘Correggo’, cui ancora a sorpresa fa seguito il buon ‘Undici’ dove la chitarra di Zappatore s’ispira alla lezione di Eno e Fripp (ma in precedenza il Maestro di turno è stato Pat Metheny). E’ dopo la volta dell’interlocutorio ‘Uova di cane’, che apre la strada al tranquillo ‘Sghibbo’ e al riflessivo ‘Gruccia’. Chiude l’aggressivo e grezzo ‘Lupotenente’ che si fa apprezzare per le intersezioni inattese. Nel complesso un disco piacevole, ricco negli arrangiamenti, affatto complicato, né pretenzioso. Un disco che suona come una pagina di diario, come la possibile colonna sonora di un film. Un aspetto delle cose, questo, da mettere in relazione con la dimestichezza verso la settima arte del compositore pugliese, al quale nel 2008 Massimiliano Verdesca ha dedicato un film, ‘W Zappatore’,  che nel 2011 ha vinto il Brooklyn Film Festival. In precedenza Zappatore era stato protagonista di un cortometraggio  dello stesso regista, ‘In religioso disagio’, col quale si è aggiudicato il premio della critica al Milano Film Festival. In ‘Propolino’ l’artista leccese  che a maggio compirà quarantun’anni è affiancato da Dario Congedo (batteria), Luca Alemanno (contrabbasso), Fabrizio Palombella (basso) Paco Carrieri (piano) e Emanuele Coluccia (sax).

Italo Interesse

 


Pubblicato il 11 Marzo 2015

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