L’appello dal ‘Libertà’: “Riaprite il poliambulatorio di via Crisanzio”
Chiuso da otto anni, la struttura dà servizi essenziali a circa 60mila residenti del quartiere
Minacciava già manifestazioni di protesta e petizioni con centinaia di sottoscrizioni sette anni fa, l’ex consigliere comunale barese Gino Cipriani allorquando – per un periodo di tempo allora imprecisato – doveva restare chiuso il presidio ambulatoriale per le cure a disposizione dei cinquantamila e passa residenti del quartiere ‘Libertà’. Ragion per cui, con una nota indirizzata a fine giugno 2016 al presidente/assessore alla salute della Regione, al direttore generale dell’Azienda Sanitaria Locale e perfino al prefetto di Bari, Cipriani agitava il suo ‘no’ forte e chiaro allo scippo’ del presidio di Via Scipione Crisanzio. E ora, dopo che -giova ripeterlo – sono trascorsi quasi otto anni da quell’improvvisa -…e improvvida – chiusura, sempre su sollecitazione di tantissimi residenti del quartiere, soprattutto anziani e meno abbienti, ecco puntuale e assai concreta la petizione popolare per chiedere che, finalmente, l’unico presidio sanitario esistente nella zona riapra finalmente le porte. Una chiusura causata allora da quei “famosi” tagli che il Governatore Michele Emiliano stava attuando in tutta la regione Puglia, senza guardare in faccia (…quasi) nessuno. E se invece si fosse trattato di lavori di ristrutturazione di quel poliambulatorio che ha pure conosciuto anche l’assurdo episodio della dottoressa assassinata da un suo paziente, i tecnici dell’Azienda Sanitaria Locale hanno avuto a disposizione tempi infiniti, per terminarli i lavori, senza infliggere altri colpi alla collettività. Soprattutto evitando di cancellare ancora una volta la possibilità di curarsi a spese del Servizio Sanitario Pubblico di cui dovrebbero godere anche i cittadini-residenti del ‘Libertà’. Di tempo con la struttura ambulatoriale, insomma, ne è trascorso davvero tanto, troppo. A fine giugno 2016 erano stati chiesti lumi e risposte precise anche sulla precedente soppressione d’un altro servizio fondamentale, qual’era quello di Igiene Mentale e adesso il segretario del Movimento <<Riprendiamoci il Futuro>> avverte che non aspetterà più molto tempo, dopo la petizione popolare sottoscritta dai residenti. I quali -come detto – chiedono l’immediata riapertura del poliambulatorio di via Crisanzio al fine di garantire servizi sanitari di specialistica quali cardiologia, medicina generale, centro prelievi, ortopedia e oculistica: migliaia di residenti – si pensi soprattutto a disabili, anziani, bambini e donne in stato di gravidanza – tuttora costretti a subire e sopportare vere e proprie “gite turistiche” per poter effettuare prelievi e relative analisi, sostenendo visite cardiologiche e di medicina generale presso altri poliambulatori in altri quartieri. Una situazione resa ancora più insopportabile in quanto, si legge nell’ultimo appello di Cipriani inviato ai vertici della sanità pugliese, “nel nostro quartiere non esistono servizi di collegamento urbano con altri quartieri”.
Francesco De Martino
Pubblicato il 8 Febbraio 2024