Cultura e Spettacoli

L’aquila solitaria non fu la prima

La storia assegna a Colombo il primato della prima traversata dell’oceano Atlantico. Esistono però seri indizi per i quali il navigatore genovese sarebbe stato preceduto dai Vichinghi alla fine dell’anno Mille. Stesso problema per la prima transvolata atlantica senza scalo, che la storia assegna a Charles Lindbergh ed avvenuta il 20 maggio 1927, per cui oggi ne ricorre l’89esimo anniversario. Ma altri prima dell’aviatore statunitense erano riusciti nella stessa impresa, e questa volta ne esistono le prove. Nel giugno del 1919 John William Alcook decollò da Saint John’s nel Canada e raggiunse Clifden, piccolo centro della costa occidentale dell’Irlanda.  Se non ci si ricorda di lui è perché mentre Lindbergh viaggiò da solo (e su una rotta sensibilmente più lunga), Alcook ebbe un compagno di volo, il navigatore-tenente Arthur Whiten Brown. In ogni caso furono entrambi premiati come meritavano : Alcook fu insignito del titolo di Sir e decorato con l’Ordine dell’Impero Britannico e la Distinguished Service Cross ; Lindbergh fu premiato con la Medaglia d’oro del Congresso, la Distinguished Flying Cross e la Legion d’Onore. A nessuno dei due però quell’impresa portò bene. Alcook morì in un incidente aereo pochi mesi dopo, a soli 27 anni. Lidbergh invece visse sino a 72 anni, ma quale calvario divenne la sua esistenza dopo aver toccato l’apice della gloria. Il 1° marzo 1932, Charles August Lindbergh, figlioletto dell’aviatore, venne rapito in circostanze rimaste misteriose. Nonostante il pagamento di un riscatto, il piccolo non venne restituito alla famiglia e fu ritrovato privo di vita il 12 maggio a poche miglia di distanza da casa… Nel 1936, a Berlino, in occasione delle Olimpiadi, in qualità di Colonnello della Riserva dell’Aviazione USA, Lindbergh conobbe Hitler. L’ammirazione del pilota statunitense verso il livello tecnologico dell’aviazione tedesca e la sua nascente convinzione che il nazismo fosse l’unico vero baluardo contro Stalin, venne prontamente sfruttato da nazionalsocialisti che elevarono Lindbergh al rango di Cavaliere con Stella dell’Ordine dell’Aquila Tedesca ; a consegnare l’onorificenza nel corso di una cena all’ambasciata USA a Berlino fu Hermann Göring, numero due del regime e Maresciallo dell’Aria (valente pilota, durante la Grande Guerra il futuro gerarca aveva fatto parte del Circo Volante, la celebre squadriglia da caccia di Manfred von Richtofen, il leggendario Barone Rosso). L’avvicinamento di Lindbergh al nazismo e il suo battersi perché gli Usa non entrassero in guerra contro Hitler lo misero in urto con l’amministrazione Roosevelt. Invitato dal Presidente a restituire la decorazione nazista, Lindbergh rifiutò definendo l’invito “un’inutile offesa alla leadership tedesca”. Roosevelt mise apertamente in dubbio la lealtà dell’aviatore, che allora si vide costretto a presentare le dimissioni da Colonnello. Tra la generale esecrazione, Lindbergh uscì dalla scena pubblica.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 20 Maggio 2016

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio