Cultura e Spettacoli

L’arte coreutica merita di più

Due settimane fa, davanti alla Camera dei Deputati, Roberto Bolle, stella della danza mondiale, ha denunciato e in termini assai duri lo stato penoso in cui versa il mondo della danza nel nostro paese. Bolle ha parlato di “scempio” e “depauperamento” a danno di una disciplina “costantemente avvilita, trattata come la Cenerentola delle arti, con Opera lirica e musica sinfonica nel ruolo delle sorelle privilegiate, cui sono riservate le attenzioni e le cure delle Fondazioni”. Nelle quali Fondazioni lirico-sinfoniche, latitando un corpo di ballo stabile, si chiamano gruppi e compagnie esterne. Di conseguenza “la maggior parte delle danzatrici e dei danzatori italiani, dopo anni di rigorosi studi nelle nostre Accademie, è costretta ad espatriare”. Prospettive oltraggiose per circa un milione e mezzo di studenti. Un popolo cui l’Italia offre la miseria di soli quattro corpi di ballo, faticosamente stabili a Milano, Roma, Napoli e Palermo a fronte di ben quattordici Fondazioni che invece assicurano la sopravvivenza di altrettanti Cori e Orchestre… Sono numeri e parole che fanno male. E mette rabbia l’idea di un potenziale notevole tuttavia impiegato in misura risibile. Nonostante tutto la qualità della danza in Italia è in crescita (diciassettemila scuole di danza vorranno pur dire qualcosa). La più recente manifestazione di forza risale a mercoledì scorso : Al Piccinni, in occasione del decennale della sua fondazione, era in cartellone la compagnia pugliese Equilibrio Dinamico Dance Company, fondata e diretta da Roberta Ferrara. In ‘Ten to Ten. Equilibrio Dinamico’ oltre quaranta danzatori tra i professionisti della compagnia e i giovani in formazione del progetto Equilibrio Dinamico Ensemble profondono le loro energie per dare vita a un generoso e variegato spettacolo in cui estratti di repertorio si alternano a nuove creazioni in prima assoluta. Fra i tanti nomi del panorama coreutico mondiale che hanno collaborato a ‘Ten to Ten’ spicca quello di Aida Vainieri, storica esponente del Tanztheater Wuppertal-Pina Baush. La Vainieri ha presentato ‘Profondo’, un lavoro creato per l’occasione. ‘Profondo’ si ispira alla poetica di Alda Merini, utilizza musiche di Arvo Pärt e impiega quattro danzatori di Equilibrio Dinamico. Grandi consensi per questa coreografia delicata che disegna un senso raccolto della pietà e dell’afflato. Non meno apprezzato ‘Quanto costa la tua libertà?’, una creazione di Roberta Ferrara che si avvale del video-contributo di Tonia Laterza e Stefano Caggianelli. Sfruttando gli spazi (vietati) del maniero federiciano di Bari, il lavoro dà voce a un anelito collettivo e polemico, denso di energia ; l’impiego del drone regala squarci scenografici di notevole suggestione. Diviso in due parti,‘Ten to Ten’ offre nella prima parte l’espressione più esuberante di un pensiero coreutico. Nella seconda, lo stesso pensiero scivola verso una dimensione intima, classica ed essenziale. In tanta versatilità è possibile leggere le potenzialità non soltanto di una solida compagnia pugliese, ma soprattutto del vasto contesto in cui essa si inserisce. L’arte coreutica merita di più.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 28 Dicembre 2021

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