Cultura e Spettacoli

L’arte di Vincenzo Mascoli omaggia con Icons le personalità ‘pop’ del ‘900

Negli eleganti teatri espositivi di Salvo Binetti a Bari

“Nel futuro ognuno avrà il suo momento di celebrità di quindici minuti.” Diceva Andy Warhol. Questa intuizione profetica sembra davvero concretizzarsi nelle opere pop dell’artista di Corato Vincenzo Mascoli, che sembra voler cristallizzare il momento che fugge attraverso la rappresentazione di personaggi noti che hanno fatto la storia del mondo della cultura e dello spettacolo. L’ idea della mostra Icons parte da Avangart, motore estetico e culturale, ideato da Nicolò Giovine e Sebastiano Pepe, che permette alla platea di fruire dell’arte contemporanea, attraverso incontri, mostre e iniziative, anche in luoghi non deputati all’arte figurativa. Nata nel 2009, presente a Venezia, Matera ed in altre esposizioni di arte contemporanea, la galleria pugliese vanta collaborazioni privilegiate e partnership di rilievo come quella con Vittorio Sgarbi. Tra gli artisti della sua scuderia il quotato Vincenzo Mascoli, che ha partecipato a grandi rassegne italiane e internazionali tra Berlino e Amsterdam, Milano e Como, New York e Londra, Bari e Firenze, per esportare il suo stile originale. Le sue opere, inserite nel progetto Exhibit, ora sono esposte dal 7 Marzo sia a Molfetta che a Bari nell’esclusivo salone di Salvo Binetti in via Andrea da Bari. Vera eccellenza del territorio, Binetti è pronto ad accogliere il suo pubblico scegliendo di dare spazio anche ad iniziative legate all’arte. Le immagini “pop” realizzate da Mascoli sono esposte sulle pareti del suo salone di acconciatura. Sembrano quasi un tentativo di straniamento giocoso, che partendo dalla figura centrale nitida, diventa simbolo e segno evocativo e indistinto, ad evidenziarne i risvolti introspettivi. Composizioni a collage di immagini ricercate che assumono un valore di racconto didattico delle Icone, appunto, rappresentate tutte con lo stesso formato e in primo piano. Interessante è l’utilizzo dei materiali acrilici, pastelli e penne, vernici, smalti e colori di ogni genere che si incastrano con un segno istintivo veloce e accattivante. Questo studio-ricerca le trasforma in fotogrammi di una pellicola che, letti assieme, diventano un racconto della storia per immagini, un film che vuole appresentare l’evoluzione di intere generazioni, data la sua forza evocativa. Riconosciamo quindi, tra tante, il malinconico e aristocratico sorriso di Lady Diana, la carnale bellezza mediterranea di Sophia Loren, il malizioso broncio della ribelle e seducente Brigitte Bardot, i lineamenti esasperati della regina soul Amy Winehouse, gli occhi magnetici e la bellezza dolente dell’artista messicana Frida Kahlo. Sono di scena l’eterea grazia e l’eleganza innata di Audrey Hepburn, l’italiana solarità di Raffaella Carrà con il suo “iconico” caschetto e l’accattivante sex symbol di Hollywood, la bionda per eccellenza dal fisico da pin up Marilyn Monroe. La mostra sarà visitabile fino al 7 Aprile.

Rossella Cea


Pubblicato il 31 Marzo 2023

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