Cronaca

L’Asl di Bari ci rinuncia e molla il “118” nelle mani dei privati

 Tutto è iniziato con una delibera del 6 novembre scorso con la quale l’Azienda Sanitaria Locale di Bari ha approvato il bando di selezione per l’affidamento del servizio di trasporto emergenziale ‘118’. L’Assessore alla Salute della Regione Puglia Donato Pentassuglia aveva comunicato a parti sociali, lavoratori e loro rappresentanti che il servizio del 118, doveva essere internalizzato, come accade in tutte o quasi le regioni italiane. E invece? Invece al contrario, grazie a quella determinazione degli uffici del lungomare Sratita, il servizio di emergenza viene ridato nelle mani del privato. <>. In lizza, sempre secondo il dettagliato bando pubblicato dalla Asl Bari, per tutte le associazioni di volontariato pugliesi ci sono le ultime sette postazioni 118 ancora gestite da personale aziendale a Putignano, Noci, Locorotondo, Alberobello, Santeramo, Altamura e Gravina. Con le regole attuali sono le associazioni con più mezzi a disposizione quelle più avvantaggiate. Per ogni postazione affidata in convenzione ogni associazione riceve 21 mila euro al mese di rimborso dal sistema pubblico. Con questa mossa l’Asl punta a liberare personale, autisti e infermieri, in grado di guidare le 15 automediche ancora ferme a Triggiano. Nella prima decade dicembre sarà individuato il personale per muovere le prime 3 automediche del Di Venere, del Giovanni XXIII e di Monopoli. In seguito, con trentacinque autisti e infermieri aziendali che abbandoneranno, in favore delle associazioni, le ultime sette postazioni pubbliche, l’Asl sarà in grado di far muovere altre 7 automediche. Resteranno solo una mezza dozzina, anzi per la precisione cinque automediche senza personale. L’idea dell’Asl è quella di chiedere alle associazioni di fornire 5 autisti soccorritori per ciascuna postazione. Ma la scelta dell’azienda non piace affatto ai sindacati: “Tutte le soluzioni individuate sono solo delle toppe – accusa ancora il segretario generale Usppi      – per cercare di risolvere, ancora una volta senza riuscirci, i tantissimi problemi del 118 è indispensabile assumere nuovo personale. L’affidamento alle associazioni è un costo ulteriore che non risolve il problema. Il passaggio ai privati delle ultime 7 postazioni comporterà un costo di rimborsi pari a 147 mila euro al mese. Cifra che si aggiungerà ai circa 30 milioni di euro che ogni anno la Regione Puglia paga e versa ad associazioni private per le convenzioni con tutte le associazioni di volontariato.  Ma la collaborazione tra pubblico e privato è indispensabile in questo momento dicono alla Asl Bari l’affidamento delle postazioni farà risparmiare denaro che avremmo dovuto spendere per acquistare altri mezzi e assumere decine di autisti. Secondo l’Usppi è una scelta scellerata a danno di centinaia di lavoratori che speravano nel miracolo espresso dallo stesso assessore Pentassuglia. L’Usppi ha convocato tutti gli operatori del servizio del 118 in una assemblea pubblica, ove si deciderà di intraprendere tutte le azioni di protesta non escluso uno sciopero.

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 16 Dicembre 2014

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